22 Maggio 2020 - 10.05

Essere mamma ai tempi del coronavirus: Marilisa Caldieraro

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Il Covid19 ha segnato le vite di tutti: forse fra qualche anno lo ricorderemo come un evento storico, ma al momento occorre combattere per mantenere il lavoro, gestire la famiglia e soprattutto i figli a casa. Se i figli piccoli sono un impegno gravoso, racchiuso in attenzioni continue e giochi da inventare, i figli grandi portano con sé preoccupazioni e ansie. Marilisa Caldieraro, impiegata, è in cassa integrazione per la maggior parte della settimana, mentre le figlie Greta, 19 anni, e Alice, 13 anni, fanno didattica a distanza. Greta quest’anno avrà la maturità, mentre Alice concluderà il secondo anno della scuola secondaria di primo grado. La primogenita s’inserisce anche nell’intervista alla madre, raccontando in prima persona come sta vivendo l’avvicinarsi degli esami.

Marilisa, come stai vivendo questo periodo?

“Con un po’ di confusione. A livello lavorativo è un’incognita: occorrerà capire cosa succede, difficile fare previsioni sul lungo periodo. E poi c’è la maturità di Greta: non si capisce nulla, non ci sono ancora regole precise ad un mese (nel momento dell’intervista n.d.r.) dall’inizio degli esami. Prima sembrava ci fosse il 6 politico, poi hanno ritrattato. Non si capiva la modalità con cui avrebbero fatto gli esami, ora sembra che ci sia l’orale in presenza. Greta è già ansiosa come carattere, avrebbe bisogno di sapere. Una richiesta che mi sembra normale a un mese dall’inizio”

Entrambe le tue figlie sono grandi, sono autonome?

“Si, per fortuna sì. Alice aveva preso un po’ alla leggera il momento, pensando di essere in vacanza. All’inizio a lei venivano spediti i compiti e file audio come lezione, poi ha iniziato anche lei con le video-lezioni. Ogni tanto subentro solo per vedere se è in linea, ma va avanti da sola. Greta invece è proprio autonoma. Abbiamo avuto solo un po’ di caos con i computer: per fortuna ne avevamo comprato uno nuovo a dicembre e avevamo installato il wi-fi anche nelle loro camere. Ma avendo bisogno di due computer, abbiamo dovuto ricorrere a quello della nonna, che poi si è rotto e quindi ora viene utilizzato quello di mio marito, che è a casa in smart-work”.

Sei preoccupata per la maturità di Greta?

“Sono contenta che ci sia l’orale in presenza, andando a scuola. La maturità è un passaggio fondamentale, che ti ricordi tutta la vita. In questo modo ci sarà una conclusione vera, fisica”.

Alle tue figlie in questo momento manca la socializzazione, hanno voglia di vedere gli amici?

“Hanno voglia e bisogno di uscire. Utilizzano molto il telefono che avevano già per comunicare con i loro amici, ma non è la stessa cosa. Alice ha iniziato a vedersi con un’amichetta vicina di casa, con mascherina e a debita distanza, Greta invece al momento è concentrata sulla maturità e sembra bastarle la video-chat. Mi auguro però per loro che tornino presto ad avere una sorta di normalità”.

Greta, come va? Come ti stai preparando per la maturità?

“È tutto campato in aria, non si sa ancora nulla di preciso. Nemmeno i professori riescono ad aiutarci. Si sa solamente che la commissione sarà composta da commissari interni e un presidente esterno. Manca un mese ed è tutto una bozza. Dobbiamo preparare un argomento, ma non sappiamo se dobbiamo partire da un concetto o da un autore. Non si sa nemmeno se dobbiamo scegliere noi o il professore. E se da una parte mi ritengo fortunata perché non avrò gli scritti, dall’altra ho ansia per la mancanza di notizie certe e perché, comunque, è la conclusione di un percorso di cinque anni. In tutto questo si aggiunge la voglia di vedere i compagni e i professori”.

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