2 Luglio 2018 - 10.02

ECONOMIA – Grecia, fine della crisi

Dopo 8 lunghi anni la Grecia vede la fine del tunnel ed esce dal programma di aiuti dell’Ecofin , terminando quindi un periodo nerissimo anche se il popolo ellenico nonostante i conti in netto miglioramento ne esce molto provato ed impoverito.

I conti economici infatti non sono mai stati così positivi a partire dal 2011 con un avanzo nei primi nove mesi del 2017 di più del 2,2% superiore all’1,75% richiesto dall’Unione Europea, con un PIL cresciuto nel corso del 2017 a più 1,9% e con previsioni per il corrente anno al 2,5%.

La positività dei conti però nasconde la tragedia di un intero popolo uscito da questa crisi sofferente, impoverito e frustrato. Il potere d’acquisto del reddito medio è calato di circa il 30% a causa di maggiori tassazione sui redditi medi, e con un tasso di disoccupazione ormai a livelli impressionanti dove un giovane su due è privo di lavoro, senza dimenticare che i sacrifici non sono terminati ed ulteriori aumenti di tasse e tagli alle pensioni sono in agguato.

Non va dimenticato che il salvataggio della Grecia è costato più del PIL dell’intero Portogallo. Dal 2011 Atene ha avuto aiuti economici per oltre 275 miliardi di euro. La crescita economica finalmente è tornata positiva e la recessione sembra ormai alle spalle, grazie soprattutto alla cura dimagrante portata in dote dalle notevoli riforme fiscali ed economiche.

Se i conti pubblici sono in netto miglioramento altrettanto non si può dire dei bilanci familiari. Le famiglie vivono oggi in estrema povertà, ed in taluni casi non hanno neppure soldi per sostenere delle spese primarie.

Tutto nacque nel 2009 quando l’allora governo annunciò che il deficit di bilancio sarebbe stato del 12,9% del PIL, pari ad oltre quattro volte il limite del 3% imposto dall’Unione Europea. Nel 2010 fu varato un pacchetto di riforme con lo scopo di abbassare il deficit e riportarlo nei termini richiesti, senza ottenere però risultanti concreti portando il colosso ellenico nel baratro di un possibile default. La Grecia non avrebbe dovuto entrare nella zona euro perché il suo deficit di bilancio era troppo elevato rispetto ai criteri di Maastricht, ma purtroppo in troppi fecero finta di non saperlo o vederlo con le conseguenze poi conosciute a tutti, diventando inoltre il fulcro del debito in Europa dopo l’implosione di Wall Street nel 2008.

Oggi se si può dire che la Grecia è fuori dal tunnel appare purtroppo evidente che il vero sconfitto è il popolo. Se il popolo è sconfitto e vilito non può esserci futuro per nessuna nazione. Ci vorrà ancora molto tempo prima che la crisi smetta di farsi sentire anche nella vita quotidiana delle persone, un risanamento riuscito ma pagato a carissimo prezzo.

 

 

 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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