19 Aprile 2023 - 17.36

Due temi contro la noia elettorale

Ci sono due argomenti dai quali non si dovrebbe prescindere in occasione di un confronto politico sul futuro della città come normalmente avviene in una campagna elettorale. E stiamo parlando di università e di reti di comunicazione, in particolare di Alta Velocità e trasporti.

Il primo è il grande argomento di sviluppo per Vicenza che si dovrebbe avviare ad essere città universitaria, con ben altri numeri in termini di studenti, ma anche di servizi e di indotto economico collegato.

Oggi i ragazzi che studiano da noi sono circa cinquemila, Rucco ha fatto sbarcare Iuav con Design Industriale ed avviato il lavoro di recupero della sede di San Biagio mettendo anche una fiche sull’area delle ex Carceri attigua come sviluppo del Polo di Architettura.

Ma è solo l’inizio, perché è evidente che questo fronte dovrà allungarsi su altri quartieri ed edifici da recuperare per l’arrivo delle migliori università italiane ed internazionali nella logica, vincente trent’anni fa ma ancora attuale, di concentrare nella Città del Palladio le eccellenze e renderla l’approdo di intelligenze che diventano risorse per il territorio e le aziende.

Eppure su questo fronte c’è un silenzio assordante, rotto soltanto da qualche uscita acchiappavoto tipo la mensa – problema non risolto da Variati-Possamai e sbloccata da poco da Rucco -, l’annosa questione di San Silvestro e poco altro.

Ora un dibattito fra i candidati sindaci sulla sfida del futuro dell’Università a Vicenza meriterebbe non solo un approfondimento, ma soprattutto un orizzonte, perchè questo può davvero essere uno dei motori di sviluppo della città dei prossimi anni.

Altro grande tema su cui abbiamo visto solo azioni strumentali – in attacco, da parte del PD più il club degli esuli del Centrodestra come Zoppello e Cicero, in difesa da parte di Rucco e della sua coalizione – è quello dell’Alta Velocità.

Finora solo scambi di accuse, ma zero contenuti sui vantaggi del cantiere più importante del secolo. Un’opera che consentirà a Vicenza di essere collegata al resto del mondo congiungendo i puntini dei grandi assi viari italiani ed europei, questa, assieme al prolungamento a nord della Valdastico, è il tema di cui non si parla e quando se ne parla ci si dimentica del valore reale che porterà nei decenni a venire.

Certo il cantiere complicato, certo i disagi, certo gli espropri, ma l’interesse generale, architrave di ogni azione politica degna di questo nome, ce lo stanno facendo dimenticare perchè il confronto viene annegato dalla tattica elettorale di queste settimane.

Consiglio non richiesto a tutti i candidati sindaci – eccetto la luogocomunista Simone che è ostinatamente contraria, ma almeno è coerente -, potete dire con chiarezza quello che davvero serve al cittadino? Quali saranno i benefici e come cambierà Vicenza?

Sia il Centrosinistra che il Centrodestra hanno detto sì all’Alta Velocità, ma si parla solo dei distinguo fra gli uni e gli altri, che invece dovrebbero impegnarsi ad andare avanti e far uscire, comunque vada, la città di Vicenza dal Medioevo delle reti.

Altrimenti la noia, su cui l’indimenticabile Franco Califano ha scritto uno dei suoi pezzi migliori, potrebbe restare la colonna sonora di questa campagna elettorale.

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