20 Settembre 2021 - 9.06

Doveva solo servire da bere, ma dentro si balla: sanzioni per discoteca dell’Altopiano

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Il Giornale di Vicenza riporta dell’intervento congiunto di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza assieme ai funzionari dell’Ispettorato del lavoro, arrivato al Macrillo, locale notturno di Gallio, trovando oltre cento persone ancora impegnate a ballare e contravvenendo quindi alle disposizioni anti-Covid, che vietano di ballare nei locali. Il Macrillo, infatti, aveva riaperto solo come locale di somministrazione di bevande. Vano il tentativo del gestore di mettere tavoli e divanetti in mezzo alla pista: le persone si sono messe a ballare comunque. Gli è stata quindi contestata la mancata supervisione e insufficienza nei controlli sul green pass all’entrata, oltre che il volume della musica troppo alto per l’orario.

Le sanzioni: cinque giorni di chiusura dell’attività e segnalazione all’autorità giudiziaria, che deciderà la pesantezza delle sanzioni e valuterà quanto a lungo verrà chiuso forzatamente il locale.

Non mancano comunque le critiche del gestore: «Da mesi chiedo un incontro con l’Agenzia delle Entrate per capire che fine abbiano fatto i ristori promessi: dopo diciotto mesi di chiusura imposta noi gestori di discoteche non li abbiamo mai visti – dice Penello -. Un po’ mi aspettavo il controllo, un po’ lo auspicavo. Proprio per mettere in risalto la situazione delle discoteche. Ho sbagliato? Sono pronto ad affrontare le sanzioni, ma il mio è il gesto di una categoria esasperata, che rischia di non riaprire mai più».

Difficoltà confermate dal vice sindaco, Denis Lunardi: «Più volte come amministratori comunali abbiamo affrontato le problematiche del Macrillo che è, e rimane, un locale importante per Gallio – commenta -. Questa volta c’è stata una vera e propria retata con una ventina di agenti delle forze dell’ordine e un paio di ispettori dello Spisal che hanno bloccato le uscite e proceduto poi ai controlli. Nessuno vuole scagionare chi è venuto meno alle regole imposte da questa epidemia ma credo che sia necessario anche ragionare sulle sorti dei locali notturni in grave difficoltà. Da quanto mi risulta Penello aveva preso tutti i provvedimenti possibili per evitare che la gente ballasse; poi se gli avventori non rispettano le disposizioni del gestore anche loro hanno delle responsabilità».

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