14 Aprile 2022 - 17.33

A Padova trapianti record: 18 in 24 ore

ono numeri da record quelli realizzati negli ultimi due giorni all’Azienda 

Ospedale Università di Padova, dove martedì ha preso il via un’intensa attività di trapianti che nell’arco di meno di 36 ore ha portato all’impianto di 17 organi su 13 pazienti. Complessivamente con il prelievo degli organi dai donatori questa vera e propria “maratona” ha impiegato 48 ore di tempo. Le operazioni chirurgiche hanno preso il via, con pochissimo preavviso come accade sovente nei trapianti, martedì 12 aprile per concludersi nella tarda serata di mercoledì 13. Sono stati prelevati da donatori 10 organi in Azienda Ospedale Università di Padova: 3 fegati, 4 reni, 2 polmoni e un cuore. Altri organi sono arrivati da Mestre (fegato, rene), da Vicenza e Trieste (polmoni). Contestualmente sono stati avvisati i pazienti destinatari degli impianti: molti di loro hanno dovuto partire, alcuni nel cuore della notte, da regioni italiane particolarmente distanti, per convergere poi in Veneto presso l’ospedale di Padova. Nella giornata di martedì è iniziata anche la fase di preparazione di questi pazienti, che via via sono entrati nelle sale operatorie coinvolte da questa “catena” di trapianti, affidandosi alle equipe chirurgiche. 
 Complessivamente sono stati effettuati 17 trapianti, vedendo impiantati 6 reni, 4 fegati, 6 polmoni, un cuore, in un complessivo di 13 pazienti. Quattro i grandi ambiti chirurgici: 

  • Chirurgia generale 2 (Direttore Prof. Umberto Cillo)
  • Chirurgia dei Trapianti di Rene e Pancreas (Direttore Prof. Paolo Rigotti)
  • Cardiochirurgia (Direttore prof. Gino Gerosa)
  • Chirurgia toracica (Direttore prof. Federico Rea)

Nelle 48 ore di impegno sono state coinvolti complessivamente 150 operatori dell’Azienda Ospedale Università di Padova: chirurghi, anestesisti e rianimatori, personale infermieristico, operatori socio sanitari, il SUEM 118, personale di laboratorio, perfusionisti, radiologi, anatomo-patologi e medici legali, microbiologi. Importante il coordinamento del Centro Regionale Trapianti della Regione Veneto e il Coordinamento Ospedaliero per i Trapianti. 

Abbiamo realizzato probabilmente la maratona di trapianti più impegnativa per numeri e complessità degli interventi mai realizzata in Italia – ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, Giuseppe Dal Ben – È stato davvero uno sforzo importante, dove ogni tassello di questo mosaico è stato studiato e posizionato in pochissimo tempo, per arrivare a far partire numerose operazioni chirurgiche in contemporanea o a brevissima distanza. Il pensiero e ringraziamento va a questi straordinari professionisti che si sono impegnati in una missione complessa, articolata, che ha messo a sistema davvero il meglio della nostra sanità. In poche ore è stata data in una nuova vita a 13 persone, grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie. È davvero un risultato straordinario”. 

Arrivano anche le congratulazioni del governatore veneto Zaia.

“La notizia che giunge da Padova ci riempie di orgoglio perché ogni singolo trapianto che viene portato a termine è una vita che viene salvata: in questi due giorni lo sforzo è stato immane ma le vite salvate sono tante. Il Centro Trapianti di Padova ha confermato, con una incredibile maratona chirurgica, che quella della sanità veneta è una macchina organizzativa in perfetta efficienza; nonostante le complicazioni conseguenti a una pandemia che è ancora all’ordine del giorno, ha firmato un record di 17 trapianti in 48 ore, destinato rimanere nella storia della medicina. Mi congratulo con i professori Cillo, Rigotti, Gerosa, Rea, e i 150 operatori delle 15 equipe mediche e chirurgiche protagoniste di una simile impresa”.

Così il Presidente della Regione del Veneto esprime il suo plauso per i trapianti di 17 organi su 13 pazienti, portati a termine tra martedì e ieri all’Azienda Ospedaliera di Padova. Una vera catena di interventi di chirurgia trapiantistica che ha portato ad un risultato senza precedenti nelle cronache del nostro paese. Sono stati impiantati 6 reni, 4 fegati, 6 polmoni, un cuore.

“L’eccezionale successo raggiunto dai professionisti di Padova con questo record di trapianti è indiscutibilmente un risultato storico per la sanità non solo veneta ma di tutto il paese – sottolinea il Governatore -. Un evento che mette in luce come, in questi due anni, la macchina organizzativa, così come quella clinica e chirurgica, nonostante la durissima prova delle restrizioni legate al contagio, non solo non si è fermata ma ha mantenuto le sue punte di eccellenza. Ne sono prova lampante anche i dati del 2021 sull’attività trapiantista a livello nazionale, in cui il Veneto con i suoi 452 interventi è secondo solo alla Lombardia che vanta il doppio della popolazione. Un quadro in cui la nostra regione è una vera punta di diamante, con il Centro patavino in seconda posizione tra quelli di tutta Italia con 326 trapianti, vantando inoltre la presenza di Verona nelle prime sette posizioni e il pur significativo ruolo di Treviso e Vicenza”.

Nel rapporto sull’attività trapiantistica citato dal Presidente della Regione, il Centro di Padova primeggia. È in testa alla statistica per i trapianti di polmone (25 su 117 a livello nazionale), per quelli di pancreas (19 su 54) e quelli di rene da vivente (48 su 341). Per quest’ultimo intervento, figura nelle prime sei posizioni anche il Centro di Verona (18). Eccellenza veneta confermata anche per il trapianto di rene da cadavere e per quello di cuore. In entrambi ai casi, infatti, Padova è al secondo posto, mentre Verona è rispettivamente in quarta ed in sesta posizione. Nel trapianto di rene si segnalano anche i centri di Treviso (22) e Vicenza (18) oltre che ancora Padova per il settore pediatrico (10).

I primi dati di quest’anno confermano la rilevanza dell’attività trapiantistica dei centri veneti. Alla data del 10 aprile, nella nostra regione sono stati eseguiti 138 trapianti (tra singoli e combinati da donatore cadavere) segnando un aumento di 15 rispetto allo stesso periodo dello stesso anno.

“Questi numeri confermano quale sia il contributo del Veneto al sistema trapianti nazionale – conclude il Presidente -. Ma anche il raggiungimento di un livello scientifico eccezionale in quella che è una delle branche più avanzate della medicina nella cura dei pazienti. Una settore a cui non è estranea la tradizione di solidarietà della nostra gente e in cui abbiamo sempre creduto con lungimiranza, opportuna programmazione e investimento di risorse, trovando la giusta risposta nei nostri bravissimi professionisti come ha dimostrato anche l’eccezionale impegno non stop di questi gironi nelle sale operatorie di Padova”.

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