12 Agosto 2021 - 10.09

Agosto moglie mia non ti conosco: elegia delle corna estive!

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di Umberto Baldo

Uno degli adagi più comuni è sicuramente “Agosto moglie mia non ti conosco”.
Alzi la mano chi non l’ha mai sentito!
Non so voi, ma io francamente non ho mai compreso appieno il significato di questo proverbio prettamente estivo.
Nel senso che rimane il dubbio se si riferisca alle alte temperature, che renderebbero meno appetibili i rapporti coniugali, oppure al fatto che d’estate, con l’arrivo del caldo, del mare e dei divertimenti, cresca anche la voglia di qualche “scappatella”.
Secondo alcuni deriva dall’antica credenza secondo cui per i maschi fosse estremamente dannoso per la salute avere rapporti sessuali con temperature elevate (e gli africani?).
Per contro, secondo Esiodo, l’astro di Sirio proprio ad agosto accentuava la passione delle donne, anche per colpa della “Canicula” (altro nome di Sirio, la stella più grande della costellazione del Cane Maggiore), per cui in questo mese “le donne sono tutte calore, e gli uomini tutti fiacchezza”.
Non so valutare appieno come il Covid possa oggi influire sulla tendenza ai tradimenti estivi, se cioè la paura di contrarre il virus finisca per frenare gli ardori agostani.
Certo è che prima della pandemia, dopo un lungo e freddo inverno, complici il sole ed i corpi scoperti, era più facile lasciarsi coinvolgere in avventure trasgressive.
Si è sempre discusso se a tradire di più fossero gli uomini o le donne.
Indubbiamente l’inossidabile mito del “maschio latino” ha contribuito a far passare l’idea dell’uomo come un implacabile cacciatore di donne, tanto che relativamente ai gusti estetici di qualche “gallo” particolarmente intraprendente, in Veneto si usa dire che “ghe basta che ea respira”.
Ma era altrettanto radicata l’idea che alcune figure professionali tipiche dell’estate, bagnini in testa, ma anche animatori, guide per le escursioni, ecc, rappresentassero per le signore in vacanza un’irresistibile attrazione, creando l’atmosfera favorevole ad un flirt, o ad un vero e proprio tradimento.
A proposito dei bagnini, non si può sottacere l’epopea di queste figure mitiche delle Riviera romagnola, nata sulla “conquista della femmina”.
Uomini che rappresentavano l’ideale del macho latino o latin lover, e che hanno segnato un’epoca, quella degli anni 60/70, in cui le spiagge italiane erano affollate di giovani ragazze provenienti dal centro e nord Europa; e mentre le ragazze italiane si sentivano a disagio con tutto ciò che riguardava il sesso fuori dal matrimonio, queste “vichinghe” svedesi, norvegesi o danesi, mostravano ai ragazzi italiani un modo più emancipato di vivere l’amore.
Io credo che su un tema del genere, piuttosto intimo, sia sempre stato difficile ed azzardato stilare classifiche, ed alla fin fine ritengo che anche nel campo dei tradimenti estivi in fondo ci sia sempre stata una sostanziale parità fra i sessi.
Tanto per far un esempio, una volta (e parlo fra gli anni 20 e gli anni 70) era molto più frequente che nei mesi estivi le coppie si dividessero, e le donne partissero per il mare o la montagna assieme ai figli, lasciando i mariti soli in città al lavoro.
Mariti che arrivavano il venerdì sera nelle località di villeggiatura dove le famigliole erano in vacanza, utilizzando il treno. E questi treni del venerdì sera dall’immaginario collettivo venivano affettuosamente (o velenosamente?) chiamati “i treni dei cornuti”.
a vi siete mai chiesti perché la vittima di un tradimento sessuale viene chiamato cornuto?
La domanda ha un senso perché nell’antichità le corna erano considerate simbolo di virilità, forza, coraggio, ardimento. E non a caso molte divinità venivano simboleggiate con un bel paio di corna, con cui molti sovrani guerrieri ornavano i loro elmi.
Se non che l’imperatore bizantino Andronico I° Comneno (1183-1185) un vero tipaccio violento, sanguinario, e grande sciupafemmine, approfittava della sua posizione per angariare i nobili di Costantinopoli, in particolare rapendo le loro femmine e sollazzandosi con esse, e per soprammercato faceva appendere sulle facciate dei palazzi di quei derelitti teste di cervi e di altri animali dotati di un bel paio di corna.
Dal “vezzo”, chiamiamolo così, di questo imperatore, nacque e si diffuse in Grecia il modo di dire “cherata poiein”, letteralmente mettere le corna, per indicare un marito tradito dalla moglie.
Furono poi i normanni a portare dalla Grecia in Sicilia l’epiteto “cornuto”, e da lì si diffuse poi in Italia ed in Europa.
Certo i costumi sono cambiati, i treni dei cornuti sono ormai un lontano ricordo, e a mio avviso, più che la scappatella sotto l’ombrellone, oggi l’ambiente ideale per un “tradimento” sono i luoghi di lavoro nelle città semi deserte, per dare vita a quelli che definirei come “amori in ufficio”, che però, a ben pensarci, in realtà non hanno una “stagione dedicata”.
Tornando quindi all’ “agosto moglie mia non ti conosco”, che non si capisce perché non abbia un corrispondente al femminile, e quindi alle vacanze al mare, gli esperti ci dicono che l’esposizione al sole porta ad un aumento della assitocina, della serotonina, della prolattina, e delle endorfine in generale, tutti ormoni in grado di renderci felici ed a nostro agio con il corpo, e quindi di predisporci alle relazioni sociali, e magari anche a lasciarci andare a qualche rapporto trasgressivo.
Quanto alla tipologia delle donne più disponibili al tradimento, ma io queste indicazioni le prenderei sempre con le molle, sembra che le signore di età superiore ai 35 anni siano più “propense” rispetto alle ragazze di 20 anni.
La ragione starebbe nel fatto che una quarantenne è più facile che vada in vacanza da sola o con i figli piccoli, in attesa che il marito la raggiunga il venerdì sera. Mentre una ventenne solitamente va in ferie con qualche amica, o comunque in compagnia, optando spesso per vacanze meno stanziali.
E che le “corna” possano essere anche un business lo dimostra il canadese Ashley Madison, il maggior sito per “love affaire extraconiugali”, il cui slogan è non a caso “La vita è breve. Avere una relazione”.
Mi ha colpito che Ashley abbia di recente elaborato addirittura una classifica delle 20 città turistiche italiane a più alto tasso di tradimento estivo.
Eccola questa classifica: Roma, Milano, Trieste, Firenze, Genova, Bologna, Parma, Pisa, Ravenna, Como, Udine, Torino, Verona, Bolzano, Vicenza, Venezia, Bari, Monza, Padova, Catania.
Sembrerebbe che le città più propense agli approcci sessuali dell’estate siano prevalentemente al centro Nord, mentre il Sud sarebbe più morigerato.
Spicca il nostro Veneto, con ben quattro città presenti in questa classifica del dove passare notti galeotte.
Quasi una conferma dell’immagine del Veneto trasgressivo descritto in “Signore & Signori” da Pietro Germi.
Ashley Madison non specifica come sia arrivata ad elaborare questa lista, ma alla fine non ce ne importa nulla, anche perchè in fondo si tratta di un gioco.
Quel che conta veramente è che oggi si possa parlare liberamente sia di tradimenti maschili che di tradimenti femminili, senza suscitare particolari scandali.
E’ già qualcosa se, dopo secoli e secoli di repressione sessuale, si sia arrivati a realizzare che, se il tradire fa rinascere l’entusiasmo verso la vita, beh, allora viva le corna! Con buona pace di moralisti e bacchettoni!
A proposito, Buon Ferragosto a tutti!

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