8 Maggio 2017 - 18.16

VICENZA – La grande danza di Manfredi Perego con “Primitiva Originaria”

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Ultimo appuntamento per la stagione con le residenze artistiche al Teatro Comunale di Vicenza; è infatti in corso in questi giorni la residenza di danza “Primitiva Originaria” progetto artistico di movement resarch di e con Manfredi Perego danzatore e performer parmense con alle spalle, prima di una significativa formazione coreutica, una vasta pratica sportiva (judo, thai, boxe, calcio). La residenza si concluderà venerdì 12 maggio e non prevede una restituzione pubblica; gli operatori del settore e gli appassionati possono assistere, previo accordo con il performer; per informazioni e prenotazioni progetti@tcvi.it.

La residenza artistica di Manfredi Perego (come la precedente di Davide Valrosso) si inserisce nel programma nazionale di ResiDance XL l’azione del Network Anticorpi XL dedicata ai progetti di residenza per le creazioni coreografiche, coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. I diversi partner del progetto coreutico (230 giornate di residenza, offerte da 12 operatori del network attivo in 8 regioni) tra cui la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Arteven, hanno stipulato per il 2017 un protocollo di intesa che prevede due o più periodi di residenza per i 6 coreografi selezionati, Gli autori supportati nei percorsi di ricerca per questa stagione sono: Silvia Gribaudi, Simona Bertozzi, Igor&Moreno, Andrea Costanzo Martini, Davide Valrosso e Manfredi Perego; e gli ultimi 2, come già detto, ospitati e supportati dal Teatro Comunale di Vicenza.
Da sei anni il Teatro Comunale di Vicenza ha intrapreso le interessanti esperienze delle Residenze Artistiche con l’obiettivo di esplorare i territori dell’innovazione e nuovi percorsi creativi; si tratta una pratica diffusa nei maggiori teatri e centri culturali a livello internazionale che permette a giovani artisti di creare e presentare negli spazi del teatro in idee, nuovi progetti, spesso work in progress che diventano poi veri e propri spettacoli.
Questa buona pratica di sostegno alla creatività e di promozione della funzione sociale delle arti performative, viene realizzata in modo sistematico dal Teatro Comunale di Vicenza che ospita e sostiene i giovani artisti, coreografi, performer, danzatori, in collaborazione con Arteven.

Il progetto di Manfredi Perego “Primitiva Originaria” nasce da un’esigenza di ricerca su elementi primari che abitano la corporeità, una sorta di viaggio nella memoria, all’interno della più antica percezione di sé; il percorso provoca una sensazione animalesca forte, impulsiva ma al contempo fragile che mira a ridurre tutto ad una partitura organica nei “minimi termini” corporei, ovvero respiro, contrazione, battito, spostamento.
Primitiva è una parola che richiama un tempo lontanissimo, talmente lontano da non poter nemmeno essere immaginato; ma la coreografia è anche utopia. L’utopia di ricollegarsi e riscoprire l’origine di impulsi sconosciuti creati da noi, mentre la ricerca richiama ad una temporalità lontana, il collegamento con memorie primarie per poter giungere a questa zona originaria autentica, strettamente connessa anche al luogo che ospita il corpo. Un ambiente in continua e lenta modifica, generato da un tempo autonomo non controllabile o modificabile dall’uomo. Il progetto “Primitiva” si articola in tre capitoli, due di ricerca in gruppi, ed uno di sintesi in forma di solo (quello finale, la residenza al Teatro Comunale di Vicenza).
Il primo gruppo di ricerca è stato un gruppo misto di ragazzi pre-adolescenti ed adolescenti del Comune di Pesaro, in un progetto realizzato in collaborazione con AMAT che ha debuttato alla Biennale Danza 2016 all’interno del progetto Vitanova. La verbalizzazione durante il periodo di prove ha portato alla creazione dell’haiku “origine di / impulsi sconosciuti / creati da noi”, diventato il sottotitolo della creazione.

Il secondo gruppo, una selezione di allievi del corso di formazione Modem, presso Scenario Pubblico, Centro Nazionale di produzione della danza di Catania, Compagnia Zappalà danza, ha lavorato per giungere a risultati di condivisione e scoperta dell’elemento primitiva. La ricerca coreografica ha confermato punti in comune col gruppo precedente, ed ha approfondito in modo decisivo dinamiche più articolate e complesse. Al solo finale di Manfredi Perego, l’obiettivo di sintetizzare e rappresentare il percorso di ricerca dei due diversi gruppi.

Manfredi Perego, nato a Parma nel 1981, pratica danza contemporanea dai 17 anni; dopo un breve percorso formativo con Carolyn Carlson, attraverso la quale viene in contatto con le correnti di danza nord europee e di movement research statunitensi, si è laureato in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi sull’improvvisazione nella danza. Perego ha effettuato interessanti esperienze come danzatore in Italia e all’estero, per dedicarsi anche all’insegnamento in diverse formazioni professionali italiane ed estere; ha collaborato con realtà come Balletto di Roma, Laban Trinity College e altre.
Dal 2015 la sua attività di danzatore e coreografo è sostenuta da TIR Danza, organismo di produzione attivo nel campo della danza contemporanea con il supporto del MIBACT.

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