12 Marzo 2021 - 17.59

Il Veneto da lunedì in zona rossa

Il Veneto torna in zona rossa e chiude tutte le scuole di ogni ordine e grado da lunedì. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri, anche se si attende l’ufficialità del decreto: in totale saranno undici le regioni con le restrizioni massime, mentre otto saranno in zona arancione. Il decreto legge avrà validità da lunedì 15 marzo fino a martedì 6 aprile, ovvero dopo il weekend pasquale. Ormai è chiaro che nelle prossime settimane le Regione italiane saranno così suddivise: le province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche sono – secondo quanto si apprende – le regioni che complessivamente saranno rosse, tra quelle che già lo sono e quelle che dovrebbero diventarlo in base al peggioramento degli indicatori. Sono invece 8 quelle che sono o dovrebbero diventare arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, VDA. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca.

Il bollettino di oggi parla di oltre 26.000 casi e quasi 400 morti su tutto il territorio nazionale. L’RT è in costante aumento nelle ultime settimane e la situazione non è migliorata nemmeno in Veneto. L’auspicio del governo Draghi è che questa nuova stretta faccia crollare la curva dei contagi e consenta, unitamente al piano di vaccinazione nazionale, di vedere migliorare la situazione in vista della primavera.

LE REGOLE Si torna quindi alle regole ferree della zona rossa: vietati gli spostamenti, salvo che per comprovati motivi lavorativi, di necessità, di salute e per il rientro alla propria abitazione. L’unica eccezione sarà nei giorni di Pasqua: il 3, 4 e 5 aprile sarà possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. Per uscire di casa sarà sempre necessaria l’autocertificazione.

LE SCUOLE Le scuole rimarranno chiuse a tutti i livelli, mentre i locali di ristorazione con possibilità di fare servizio d’asporto potranno continuare ad effettuare servizio tra le 5 e le 22. I negozi al dettaglio dovranno chiudere, con l’eccezione riguardante i venditori di generi alimentari e di beni di prima necessità.

I CONGEDI Saranno messi a disposizione congedi parentali anche retroattivi e bonus baby-sitter. Inoltre, viene ribadito il diritto allo smart working per i genitori.

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