29 Giugno 2020 - 9.52

Coronavirus, l’estate dei “complottisti della zanzara”

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I primi decenni del XXI secolo mostrano, anno dopo anno, il diffondersi di teorie che rappresentano di fatto vere e proprie retrocessioni culturali, quasi il ritorno ad un nuovo Medioevo. Tarrapiattismo, antivaccinismo, e altre simili credenze fanno percepire una sempre maggiore sfiducia da parte di settori della società nella scienza e nei suoi metodi.Certo l’idea di una scienza granitica, detentrice di verità assolute, che si era via via imposta nel nostro immaginario, è non solo sbagliata, ma anche pericolosa.La scienza non è fede, perchè è il frutto di un processo in divenire, quasi sempre basato su base sperimentale, che si nutre nel farsi domande, nel cercare approfondimenti, per arrivare via via non a “dogmi”, bensì a teorie confermate nell’applicazione pratica.Certo il delirio messo in scena in questi mesi dagli scienziati in tema di coronavirus, condito da ipotesi e tesi diverse, spesso antitetiche, hanno sicuramente contribuito da un lato a rafforzare le teorie antiscientifiche di terrapiattisti, antivaccinisti e quant’altro, dall’altro a mettere in dubbio la fiducia del cittadino comune, quello che dalla scienza si aspetta almeno delle indicazioni univoche su cui adeguare i propri comportamenti.Oggi non è mia intenzione rituffarmi delle “beghe” fra i vari Burioni, Zangrillo, Bassetti o Crisanti.Mi voglio soffermare su una notizia che Tviweb ha già riportato, precisamente quella del rapporto fra coronavirus e zanzare.Notizia che il nostro network ha titolato “Gli esperti: “Le zanzare pare che non lo trasmettano”.In quel “pare”, a mio avviso usato opportunamente, si basa il nostro ragionare.Partendo dalla domanda che, non negatelo, ciascuno di noi si è posto con l’arrivo dei primi caldi: “Ma le zanzare possono trasmettere il Covid-19?”Le zanzare sono ben più che un semplice fastidio estivo o notturno, perchè  sono portatrici, o vettori, di alcune malattie fra le più letali per l’umanità, e provocando ogni anno centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, rappresentano il nemico pubblico numero uno nella lotta alle malattie infettive.Delle più di 3.000  specie conisciute di zanzare sono solo tre le responsabili della diffusione di malattie che colpiscono l’uomo: la zanzara Anopheles è l’unica a trasmettere la malaria, la zanzara Culex può essere veicolo di encefalite, filarosi, e Virus West Nile, la zanzara Aedes, di cui fa parte la zanzara tigre, della Febbre gialla, della Dengue, del Chikungunya, dell’encefalite, e del Virus Zika.Tutte malattie ormai presenti anche alle nostre latitudini, compreso il Veneto.Tornando alla domanda iniziale, a onor del vero molti scienziati se la sono posta fin dall’inizio della pandemia, forse stimolati anche delle fake news pubblicate sui soliti siti anti-scienza e catatrofisti. E sempre a onor del vero sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sia i nostri scienziati più noti avevano fin da subito escluso il rischio di trasmissione del virus di Wuhan attraverso la puntura di una zanzara.Certo c’era qualche esperto un po’ meno certo, ed in ogni caso le risposte venivano fornite con la solita formula “al momento non c’è alcuna evidenza…”Sul tema si è espresso anche il nostro Ministero della Salute, confermando seccamente che “Il contagio può avvenire solo attraverso la saliva o le secrezioni del naso, per questo resta fondamentale lavarsi spesso ed accuratamente le mani, evitare di toccarsi il viso, e portare la mascherina”.Sempre con la dovuta premessa che la scienza non può fornire risposte certe al 100%, in linea di massima si può affermare che il Covid 19 non può trovare nella zanzara un veicolo di trasmissione. E a sostegno di questa “tesi”, alla luce di quanto abbiamo visto e sentito in questi mesi non me la sentirei di parlare di “certezza”, a suo tempo mi aveva attirato una intervista riportata dal sito “Bufale.net”, sito specializzato nello smontare qualsiasi fake news, del dott. Cameron Webb dell’Università di Sidney, perchè a mio avviso basata su solide argomentazioni, per di più espresse con un linguaggio comprensibile ai più.Cosa diceva il dott. Cameron?“Se immaginate la zanzare media come una siringa sporca su zampe ed ali, state compiendo un paragone sbagliato. Una siringa infatti trasferisce un liquido sostanzialmente inalterato. Inserisci la cannula in una vena, tiri su, la siringa si riempie, inserisci la cannula in una vena altrui, premi lo stantuffo, ed il gioco è fatto.  Ma la zanzara non è una siringa: è un animale che si nutre. Succhia il nostro sangue, lo digerisce per benino in modo che diventi nutrimento per se stessa e la sua numerosa prole, risciacqua e ripete.Perché la Malaria sì invece?La Malaria sfrutta questo meccanismo come vettore: il Plasmodio (meglio: i Plasmodi, anche loro sono una bella famiglia numerosa come quella di Coronavirus) ha imparato nella sua lunga vita a lasciarsi ingurgitare, entrare nell’apparato digerente della zanzara, e fuggire nelle sue ghiandole salivari.La zanzara, come tutti sanno, inietta particolari sostanze (quelle che ci causano “la bolla”, ovvero l’irritazione cutanea) per anestetizzare la cute della loro “preda” e mantenere il sangue fluido. Il Plasmodio della Malaria scrocca un passaggio a quelle sostanze. Sostanzialmente è una versione biologica del famoso meme del “Non si sono accorti di me”.  Il Plasmodio infetta la zanzara, ma non le causa nocumento, a parte il fatto che la sua saliva conterrà plasmodio in abbondanza, occultato astutamente tra anestetici e anticoagulanti come un orso in un gruppo di soldati tedeschi.Perché SARS-CoV-2, gli altri Coronavirus e gli Ebolavirus no?Nessuno di questi virus ha mai dimostrato l’abilità di “evadere” dal sistema digerente della zanzara per spostarsi nelle sue ghiandole salivari, o anche solo infettarla”.Riassumendo, e prevenendo così gli aspiranti complottisti della zanzara, se gli scienziati ci dicono che “oggi non c’è nessuna evidenza, magari in futuro potremmo” non vi sta dicendo che la cosa avverrà.  Vi sta semplicemente comunicando che oggi come oggi, con tutti i dati presenti, non esiste un Coronavirus o un Ebolavirus che abbia raggiunto la capacità di infettare una zanzara. Magari potrà esistere in un lontano futuro, o anche mai, ma oggi no.Ed a conferma di queste tesi, per chi ha la sindrome di San Tommaso, stanno arrivando finalmente anche le prove sperimentali, quelle di cui riferiva Tviweb.Ospiti del consueto punto stampa di giovedì 25 giugno, la dott.ssa Antonia Ricci ed il dott. Calogero Terregino hanno reso nota la notizia con queste parole: «In quanto Istituto Zooprofilattico ci stiamo ovviamente occupando anche del rapporto tra il Coronavirus e gli animali, e ci siamo posti problema se le zanzare possono trasmettere il Covid-19 come fanno peraltro con altre malattie. Abbiamo da poco terminato lo studio effettuato in merito sulle possibilità e posso svelarvi in anteprima che l’esito è del tutto rassicurante perché sia la zanzara comune che la zanzara tigre non hanno la “competenza vettoriale” per trasmettere il virus, e quindi sono innocue». All’argomento si è agganciato  il dottor Calogero Terregino: «Abbiamo studiato anche il rapporto con gli animali domestici, e possiamo affermare che cani e gatti sono vittime e non untori: loro infatti possono prendere il Coronavirus ma non c’è alcun rischio di trasmissione da loro all’uomo».Concetti riaffermati adesso anche dal nostro Istituto Superiore di Sanità, citando appunto uno studio condotto da entomologi e virologi in collaborazione con L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che ha sede a Legnaro, alle porte di Padova.  Una realtà veneta di cui andare fieri. I risultati di questi studi sperimentali saranno a breve oggetto di pubblicazione  sia dall’ Iss che dall’ Izsve , e dovrebbero fugare ogni preoccupazione legata alla possibile trasmissione del Covid 19 da parte delle zanzare.A livello personale io mi sento rassicurato da queste evidenze scientifiche, ma so già che quel “mondo” che ha fatto della lotta alla scienza una ragione di vita, difficilmente riuscirà a disancorarsi da certe convinzioni, spesso vere bufale, anche se smentite da prove concrete.   Perchè in certi meccanismi mentali, sia individuali che di gruppo, entrano in gioco ideologie, valori e visioni del mondo,  e spesso anche paure e fobie, che nessuno riesce a sradicare.Non ci sarebbe nulla di male se si parlasse di filosofia o storia, ma poiché qui parliamo di salute, e di salute collettiva in caso di epidemie o pandemie, certi atteggiamenti o comportamenti possono risultare pericolosi per gli altri. E non mi si parli di libertà individuale, perchè vale sempre il principio, che “la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri”.
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