8 Settembre 2018 - 12.40

BUONGIORNO VICENZA: Corsa verso la Presidenza della Provincia fra civici e partiti. I nomi in pista

Il countdown è iniziato e ottobre si fa più vicino. Lo scranno più alto dell’Ente a mezzo servizio, la Provincia che doveva essere abolita e che invece sta ancora in piedi sia pure nella versione light inventata dalla demagogia della politica romana, è tutto da decidere. Dopo la guida di Achille Variati, che per due turni ha governato Palazzo Nievo con una maggioranza più legata alla sua capacità di attrazione che a logiche di schieramento, oggi si apre una fase piuttosto confusa perché non si fa avanti una personalità in grado di aggregare oltre gli schemi classici destra-sinistra come fu per l’ex primo cittadino di Vicenza.
Nell’area PD si racconta che i nomi sul tavolo siano quelli dei sindaci di Thiene, Giovanni Casarotto e di Santorso, Franco Balzi, due amministrazioni ancora in area PD, anche se i dirigenti più temerari vorrebbero tentare l’azzardo con un fuori quota come Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo o con l’attuale reggente Maria Cristina Franco, sindaco di Costabissara.
I due infatti non hanno manifestato adesioni ufficiali e si collocherebbero nella Terra di Mezzo dei sindaci civici che si sentono liberi dalle appartenenze partitiche anche se sia Macilotti che la Franco sono in ottimi rapporti con il mondo del Centrodestra ufficiale e molti, in quell’area, li stanno proponendo.
Sul fronte opposto ci sono almeno due nodi da sciogliere, la scelta della Lega e la strategia del sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. In casa del Carroccio girano due nomi, Luca Restello, sindaco di Lonigo, e Paolo Bordignon, sindaco di Rosà. Nessuno dei due però sembra avere il consenso della maggioranza del partito e non ci sono notizie su un orientamento prevalente. Insomma Lega divisa ed è curioso che, pur essendo oggi il partito di maggioranza, non riesca ad esprimere una leadership provinciale a causa, pare, delle rotture interne.
Nebbia fitta anche in città, che con il meccanismo del voto ponderato dei suoi amministratori, è uno dei grandi elettori del Presidente della Provincia, poiché Francesco Rucco avrebbe l’occasione per fare cappotto ed incassare anche la guida di Palazzo Nievo per sé, se volesse, perché consentirebbe ai leghisti di convergere su una figura gradita a tutti e di garanzia, nello stesso tempo il resto del Centrodestra a secco di candidati così forti, molto probabilmente si allineerebbe. Ma Rucco non si sbottona e, per il momento, preferisce giocarsi il ruolo di eventuale regista per convergere su un altro nome, “c’è troppo da fare a Palazzo Trissino” – ha dichiarato -. La strada è quindi in salita per l’individuazione del nome. Anche a destra, ut supra, girano i nomi di Macilotti e della Franco, a cui di recente si aggiunge quello di Morena Martini, sindaco di Rossano Veneto, già assessore provinciale con Shneck e vice di Variati al primo giro che fece al Nievo.
Un altro nome però sta facendo capolino in queste ore ed è trasversale agli schieramenti e trova appeal un po’ dappertutto, quello del sindaco di Monteviale, Elisa Santucci, nota giornalista e anchorwoman televisiva che, in tema di notorietà, non è seconda a nessuno.

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