5 Settembre 2019 - 10.39

A Vicenza i protagonisti dell’architettura con il Premio Dedalo Minosse

Dal 21 settembre al 6 ottobre Vicenza torna ad essere la capitale internazionale dell’architettura per la XI edizione del Premio Dedalo Minosse. I progetti più innovativi del 2018 realizzati da architetti di tutto il mondo e dai loro committenti saranno premiati da una giuria internazionale nella splendida cornice neoclassica del Teatro Olimpico e della Basilica disegnati da Andrea Palladio.

IL PREMIO ALLA COMMITTENZA DARCHITETTURA

Dietro a un grande architetto c’è sempre un grande committente, con la sensibilità, il gusto, l’iniziativa e naturalmente i fondi che consentono al professionista di esprimere il suo genio.

“È partendo da questa intuizione che è nato il Premio Dedalo Minosse – spiega Marcella Gabbiani, direttrice del Premio – ed è diventato rapidamente un evento conosciuto a livello internazionale e uno dei più prestigiosi e ambìti riconoscimenti nel settore del design: l’unico dedicato al ruolo fondamentale del Committente. Non vengono premiati infatti soltanto i progetti più creativi degli architetti che partecipano da tutto il mondo, ma soprattutto i loro committenti, senza i quali questi stessi progetti non sarebbero mai nati.”

Oltre 300 le iscrizioni pervenute all’XI edizione da più di 40 Paesi del mondo.

La Giuria internazionale, di altissimo profilo, per questa undicesima edizione è stata composta da personalità dalle variegate competenze ed esperienze, come l’argentino David Basulto, fondatore della grande piattaforma web Archdaily, l’imprenditore Paolo Caoduro, Cesare Maria Casati, direttore de l’ARCA International, lo storico dell’architettura Richard Haslam, Francine Houben, del noto studio Mecanoo di Delft, il giapponese Katsufumi Kubota, Veronica Marzotto, committente e imprenditrice, l’artista Michelangelo Pistoletto, Dan Pitera, preside d’architettura all’Università Detroit Mercy; Marco Sammicheli, responsabile delle relazioni internazionali della Triennale di Milano, oltre a Philippe Prost, l’architetto che con la Regione Hauts de France, vinse la X Edizione e che è popolare in Francia, per i suoi interventi televisivi quale Architetto del Patrimonio e Urbanista, sul grande tema del restauro di Notre Dame, devastata dall’incendio lo scorso 15 aprile 2019.

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