31 Agosto 2020 - 16.50

A Bassano nuova tecnologia laser per le patologie del cavo orale, naso e orecchio

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L’apparecchiatura, frutto di un investimento di oltre 200 mila euro, consente di trattare con metodica mininvasiva i tumori della laringe e altre patologie del cavo orale-orofaringe, naso, orecchio.

Nei giorni scorsi è già stato operato con successo il primo paziente.
Attivato in ORL anche un nuovo ambulatorio, con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa
e creare percorsi dedicati per alcune categorie di pazienti

Un laser di ultima generazione per curare i tumori della laringe minimizzando le conseguenze per la voce dei pazienti, ma con il quale è possibile trattare anche molte altre patologie del cavo orale-orofaringe, naso e orecchio: è questa la nuova dotazione dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria del San Bassiano, frutto di un investimento di oltre 200 mila euro che comprende anche un nuovo microscopio.

A spiegare le caratteristiche dell’apparecchiatura – che è già stata utilizzata con successo in un primo intervento nei giorni scorsi – è il direttore del reparto, il dott. Luigi Romano: «Questo laser è uno strumento molto versatile: può essere utilizzato anche per la chirurgia tradizionale, ma soprattutto ci consente di intervenire con la metodica endoscopica e microscopica, ovvero visualizzando con estrema precisione tramite il microscopio l’area sulla quale si interviene. Questo ci permette un approccio efficace ma allo stesso tempo conservativo, salvaguardando in particolare la funzionalità nella voce negli interventi di rimozione del tumore della laringe. Oltre al tumore della laringe, useremo questa tecnologia anche per curare altre patologie, inclusi i problemi di russamento».

Questo grazie anche alla grande versatilità dell’apparecchiatura acquistata: «Possiamo lavorare con un raggio laser CO2 diretto integrato con il microscopio, oppure mediante una fibra e direzionare il laser come vogliamo. Inoltre a seconda dell’area sulla quale dobbiamo intervenire possiamo scegliere tra due fonti di energia diverse per il laser. Per operare la laringe usiamo la CO2, perché in questo modo il laser è più preciso e riscalda di meno, taglia e brucia i tessuti ma senza carbonizzarli; viceversa posiamo utilizzare come fonte di energia il diodi: in questo caso il laser lavora ad una temperatura più alta, ideale per intervenire sulla mucosa nasale che tipicamente presenta un elevato sanguinamento».

Non solo, il nuovo laser CO2 dell’ORL può essere utilizzato anche in abbinamento alla chirurgia robotica, da sempre un fiore all’occhiello del San Bassiano.

«Per l’ospedale San Bassiano – sottolinea il dott. Bortolo Simoni, Commissario dell’ULSS 7 Pedemontana – si tratta di un’altra importante dotazione all’avanguardia, che consentirà di dare le risposte terapeutiche più appropriate ai pazienti, eliminando per alcuni di loro la necessità di spostarsi in altre strutture, come accadeva in passato».

Nuovo ambulatorio e nuovi percorsi per gli utenti

L’ORL del San Bassiano punta dunque sull’innovazione, ma anche su un potenziamento complessivo dell’offerta. A questo riguardo, è stato creato un terzo ambulatorio, che si aggiunge ai due già esistenti, con l’obiettivo di offrire un servizio sempre migliore ai pazienti: «Il primo obiettivo del nuovo ambulatorio – spiega ancora il dott. Romano – è la riduzione delle liste di attesa. Parallelamente, questo nuovo spazio ci consentirà di attivare tutta una serie di iniziative rivolte a specifiche categorie di pazienti».

A questo riguardo, è stato definito recentemente un percorso veloce (Fast Track) per gli utenti del Pronto Soccorso che devono essere valutati in urgenza da un otorinolaringoiatra; inoltre tra gli obbiettivi a medio termine vi è anche la creazione di un ambulatorio pediatrico di Otorinolaringoiatria. E non mancano altri progetti: «Puntiamo – aggiunge il dott. Romano – a dare ulteriore impulso all’ambulatorio già attivo per le apnee notturne; mentre con i colleghi di Cardiologia, Pneumologia e Urologia puntiamo ad attivare un ambulatorio multidisciplinare per i pazienti affetti da OSAS che presentano patologie vascolari»; stiamo definendo con i colleghi dell’Oncologia e con la Radioterapia di Vicenza un protocollo diagnostico-terapeutico assistenziale per i pazienti affetti da tumore della testa e del collo.

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