16 Novembre 2020 - 15.32

Zaia: ecco il tampone fai da te, partita sperimentazione in Veneto

Nella conferenza stampa quotidiana il Governatore Zaia parla prima di tutto dei dati del covid: i tamponi sono 2.571.888. I positivi sono 102842 (+1966 ieri, durante il fine settimana vi è un dato generalmente anomalo per un calo dei tamponi effettuati). Gli attualmente positivi sono 62698. I ricoverati non gravi sono 2094 (+48) e le terapie intensive sono 265 (+12). I decessi sono 2867 (+22).

TAMPONE FAI DA TE

Presentato dal dott. Roberto Rigoli, coordinatore dei 14 centri di Microbiologia del Veneto, definito da Zaia un nostro ‘Elon Musk’ per aver anticipato molte delle scelte nazionali in campo di diagnostica (vedi tampone rapido).

Il kit è molto semplice, comprende: Saponetta, provetta con reagente e tamponcino e sacchetto per spazzatura. Si apre la saponetta. Si usa il tamponcino nel naso, inserendolo nelle narici, si immerge il tamponcino nella provetta e poi si mettono 4 gocce del reagente. Il risultato è pressoché immediato. (il tutto va buttato nel secco).

Dopo essere stato precursore in Italia del test rapido antigenico per l’individuazione del Covid-19 (ora largamente diffuso in tutta Italia), il Veneto lancia una nuova sfida: sperimentare, e accompagnare alla validazione dell’Istituto Superiore di Sanità, un nuovo, “rivoluzionario”, tampone, eseguibile in autosomministrazione, chiamato per semplicità “fai-da-te”.

La novità, in anteprima assoluta per l’Italia, è stata presentata oggi nel corso del briefing sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Veneto, tenutosi presso la sede della Protezione civile regionale, dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dal dottor Roberto Rigoli, coordinatore delle 14 microbiologie venete e vicepresidente dei microbiologi italiani.

Su questo test di autodiagnosi il Veneto avvierà in tempi rapidissimi la sperimentazione per verificarne la effettiva validità scientifica. Al termine del percorso, qualora i risultati in parallelo con i tamponi molecolari ne dimostrassero l’efficacia, sarà quindi avanzata richiesta di validazione alle competenti autorità scientifiche nazionali.

“Quando lanciammo il test rapido antigenico – ha ricordato Zaia – fummo considerati dei visionari, e lo stesso potrà accadere con il fai-da-te, ma partiamo con la sperimentazione convinti di poter raggiungere risultati positivi, primo perché con Rigoli ci stiamo ragionando da tempo, secondo perché, come nel caso dei rapidi, si stanno facendo le cose molto bene, con precisione, dedizione, attenzione ai minimi particolari. Quando andrà in porto, sarà una rivoluzione storica, in una battaglia che il 21 febbraio scorso cominciammo al buio più completo. In tempi non lunghi ognuno potrà farsi il test da solo, con modalità semplicissime, sapere qual è la sua condizione e, in caso di positività rivolgersi al sistema sanitario per essere preso in carico e assistito a dovere.

Il test, al quale lo stesso Zaia si è sottoposto in diretta, è stato illustrato da Roberto Rigoli, dopo che il Governatore ha ringraziato lui e tutto il suo tema “per la dedizione e l’impegno che ci hanno messo finora e che ci metteranno da qui in avanti”.

E’ lo stesso principio usato per l’antigene in tutti i covid point. Il dottor Rigoli riferisce che è il frutto di un lavoro di squadra di tutto il Veneto.

Si farà una sperimentazione coinvolgendo le microbiologie di Mestre Venezia, Vicenza, Euganea, Santorso, Treviso. Vengono coinvolte persone al pronto soccorso e dipendenti dell’Ulss. L’affidabilità del test rapido, prodromico a quello fai date, è alta. Sono stati testati 3486 soggetti. 415 sono risultati positivi e la correlazione è stata su 413 (soggetti con carica molto bassa). Sui soggetti negativi (3049) sono stati trovati solo 22 falsi positivi. In sostanza l’attendibilità è superiore al 99%.

Per ora ci sono 5000 test

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