20 Aprile 2016 - 16.51

VICENZA – Variati censura? Possamai e Pupillo: “Macché, continueremo a usare Facebook”

dario rotondi

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Dai titoli della stampa in questi giorni è passata l’immagine di un Achille Variati censore. E’ stato accostato addirittura (nei commenti Facebook) al dittatore della Corea Del Nord, Kim Jong-Un , proprio nel giorno in cui vengono diffusi i dati mondiali sulla libertà di stampa, che fanno scendere di altre quattro posizioni il nostro Paese. Ma a sentire alcuni esponenti della maggioranza le cose non stanno proprio così.

In graduale allontanamento dal mondo dei social, vuoi perché ‘deve lavorare’, vuoi perché ha maturato una sorta di idiosincrasia per questo mezzo diabolico, ha invitato consiglieri ed assessori a darsi una regolata (Variati silenzia Facebook:«Primasilavora», ha titolato il Giornale di Vicenza in data odierna e ancora Il sindaco irritato dopo la bufera su Rotondi:«Chi assume una carica pubblica con me ha un vincolo in più sulle esternazioni»). Vincolo quindi… difficile non pensare ad una minaccia.
Tutto nasce dalle dichiarazioni dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Vicenza. Dario Rotondi ha affidato a Facebook una dichiarazione che ha scatenato una serie di repliche da parte di membri della sua stessa maggioranza. Una chiara critica a migliaia di migranti giovani ed in forze che provengono da Paesi più o meno interessati da conflitti. Ecco il messaggio:

dario rotondi

Se, inopinatamente, alcuni esponenti dell’opposizione di centrodestra hanno difeso Rotondi, alcuni l’hanno nettamente criticato, sempre attraverso i social network e tutto questo ha spinto il primo cittadino vicentino a richiamare tutti all’ordine.

Abbiamo sentito Sandro Pupillo capogruppo della Lista Variati e Giacomo Possamai capogruppo del PD. Entrambi giovani, entrambi utilizzatori di Facebook, Twitter e altri social network. Pupillo, in particolare, da mesi affida a Facebook la narrazione della sua lotta contro la leucemia, ottenendo un appoggio molto esteso e bipartizan.

“Io sono una persona che utilizza molto i social network -ci dice- e come ben sapete ho reso pubblica con questi mezzi la mia malattia. Credo che utilizzati in maniera intelligente siano mezzi utili e forti. Sono d’accordo quando il sindaco dice che lo strumento va usato con moderazione ed attenzione nel momento in cui si è un personaggio pubblico e si ha un ruolo istituzionale. Esternare le proprie opinioni ci presta a commenti e interpretazioni di tutti i generi. Il problema è che spesso le bacheche scadono nel linguaggio e diventano un ‘vomitatoio’ per chiunque. Nel caso di Rotondi direi che non lo giudico, sono per la libertà di stampa ed espressione, ma è certo che ad azione corrisponde reazione e se esterna dichiarazioni che sono sbagliate e inopportune è corretto rispondergli.

Quando ad esternare sono assessori o consiglieri (sulle trivelle abbiamo opinioni diverse e ci siamo confrontati) il dibattito si amplifica, con conseguenze a volte imprevedibili. Il suo messaggio era forte e mi sono sentito chiamato a rispondergli. Lo ha fatto anche Giancarlo Pesce.

Quindi direi che da parte di Variati non vi sia alcuna censura, ma solo l’invito ad usare Facebook con prudenza ed intelligenza… non vedo diktat di Variati, non ha messo degli imperativi, ma ha dato consigli. I titoli che lo fanno passare come il dittatore della Corea del Nord sono a dir poco esagerati. Nel mio caso -conclude Pupillo- il social mi dà la vicinanza delle persone e penso di offrire conforto e speranza a quanti hanno la mia malattia”.
Sulla stessa linea Giacomo Possamai del Partito Democratico che più che alla discussione sull’opportunità di usare Facebook si concentra sul messaggio di Rotondi: “Ha detto una cosa sbagliata che non condivido, il messaggio poteva essere veicolato attraverso i social come pure su carta stampata o televisione. Per me è il contenuto che conta e non lo condivido.
Il principio di usare internet con attenzione è senza dubbio valido, soprattutto per chi non ha la dovuta dimestichezza. Ma scrivere una cosa sui social equivale a diffonderla su qualsiasi altro mezzo stampa. Da Variati non vi alcuna censura o chiusura. Per quanto mi riguarda, continuerò ad usare Facebook ed i social come ho sempre fatto”.

Infine Raffaele Colombara della Lista Variati: “Anch’io ritengo che i social siano solo un mezzo. Sotto ci sta l’intelligenza di chi lo usa…”. Chi ha orecchie per intendere… (ndr).

P.U.

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