15 Gennaio 2016 - 16.40

VICENZA – Profughi negli istituti? Lotta Studentesca sul piede di guerra

stranieri

In seguito alla proposta del docente Silvano Caveggion assieme ai colleghi dell’Itis Rossi di accogliere “concretamente” dai 2 ai 10 profughi in ogni istituto scolastico pubblico vicentino, arriva la dura risposta da parte di Lotta Studentesca Vicenza e Forza Nuova Vicenza che dichiarano:
“tutto sarà fatto e con qualsiasi mezzo per impedire che questo ennesimo teatrino buonista prenda atto. Non è assolutamente ipotizzabile che una struttura pubblica dove vi sono centinaia di studenti venga usata per scopi di volontariato a favore di questi clandestini, e non profughi , sia chiaro, di cui nulla si conosce del proprio passato, delle usanze, del livello di pulizia e di cultura dei quali sono portatori.
Pertanto in un luogo pubblico atto all’educazione dei nostri giovani non devono assolutamente trovare posto persone che possono mettere a serio rischio il quieto vivere all’interno delle istituzioni scolastiche e soprattutto la pacifica convivenza all’interno della scuola. Se ancora si cercano di trovare strade nuove ed alternative per cercare una fantomatica integrazione con questa gente totalmente estranea alla cultura europea, e se ancora non si è capito che questo modello di società multirazziale è pura e semplice utopia, è meglio che questi professori si guardino allo specchio e si facciano un esame di coscienza. I fatti di Parigi, se ancora ce ne fosse bisogno, hanno dimostrato il fallimento di questo melting-pot creato su misura per una sradicalizzazione dell’Europa, e difeso da questi pseudo insegnanti con queste proposte malsane e vergognose. Gli attentatori figli di seconda generazione delle loro banlieau ne sono state l’ennesima dimostrazione, e i fatti di Colonia nella notte di san Silvestro non hanno fatto altro che dimostrare che l’integrazione con questi “uomini” che considerano semplicemente la donna come un mezzo per la procreazione di figli è una totale follia. Pertanto riteniamo da persone senza un minimo di dignità e senza nessun grado di intelligenza portare avanti queste proposte, per il bene delle ragazze all’interno degli istituti e di tutti gli studenti che altro non devono fare se non andare a scuola per imparare, e, vivere la propria vita, nei propri quartieri, nella totale tranquillità e senza aver paura di uscire di casa la sera. O si farà un passo indietro su tale scellerata proposta, o qualcuno ne farà 3 in avanti. SIAMO PRONTI ALLE BARRICATE!”

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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