25 Gennaio 2016 - 16.57

VICENZA – Lo Schiaccianoci di Jeroen Verbruggen al Comunale

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La Stagione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza – Vicenza Danza XX edizione – riprende a fine mese con un grande classico rivisitato con eleganza e originalità, “Lo Schiaccianoci” prodotto dal Ballet du Grand Théâtre de Genève, in doppia data e in esclusiva regionale, sabato 30 gennaio alle 20.45 e domenica 31 gennaio alle 18.00.
La prestigiosa compagnia svizzera è ben conosciuta dal pubblico del Teatro Comunale per le sue riletture in chiave contemporanea dei grandi classici dell’Ottocento e del primo Novecento. La coreografia di questa nuova produzione de “Lo Schiaccianoci” è affidata al trentaduenne belga Jeroen Verbruggen, che propone una originalissima rilettura dell’abbinata classica Petipa-Caikovskij e promette un viaggio rutilante nell’immaginario fiabesco. Per le due date del balletto restano pochi biglietti.

Lo spettacolo sarà preceduto dall’Incontro con la Danza nel Foyer del Teatro sabato 30 gennaio alle 20.00 e domenica 31 gennaio alle 17.00, curato da Maria Luisa Buzzi, giornalista e critico di danza, direttore della più autorevole testata italiana del settore, “Danza&Danza“ e della versione online www.danzaedanzaweb.com; Maria Luisa Buzzi esercita con passione l’attività educativa e formativa per diffondere la cultura della danza; collabora con prestigiosi atenei e scuole di specializzazione.

La Stagione di Danza – Vicenza Danza XX edizione – è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, con l’importante sostegno di Fiamm, Gruppo Mastrotto, Develon, Aim Energy e Colorcom, come partner; Inglesina, BMW Autogemelli, AFV Gruppo Beltrame, AC Hotel Vicenza, Burgo Group, Confartigianato Vicenza, Fondazione Roi, Ares Line, ConGusto Vicenza, Telemar, Cantine Vitevis, Lions Club Vicenza Palladio, come sponsor; Il Giornale di Vicenza come media partner.

Questa nuova versione de “Lo Schiaccianoci” balletto fantastico in due atti, su musica di P.I. Caikovskij, libretto Ivan Vsevololojski e Marius Petita dal racconto “Storia di uno Schiaccianoci” di Alexandre Dumas e “Schiaccianoci e il re dei topi“ di E.T.A Hoffmann, ha debuttato a Ginevra nel novembre del 2014; la coreografia porta la firma di Jeroen Verbruggen, mentre scene e costumi sono di « on aura tout vu » Livia Stoianova e Yassen Samouilov (che vestono tra gli altri star dello showbiz come Lady Gaga); assistente alla scenografia è Émilie Roy, mentre le luci son di Ben Ormerod. Il balletto dura quasi due ore, con un intervallo.

Il tema de “Lo Schiaccianoci” è quello del superamento dell’infanzia, insito nella trama del balletto, e che nel tempo si è prestato a molte, diverse interpretazioni. Ma in questo remake contemporaneo, l’adolescenza come passaggio della vita e momento di conoscenza diventa fondamentale, in una dinamica in continuo ed incessante movimento in cui trionfano la fantasia e la danza, e in cui l’ambientazione è trasferita, dall’originale clima fiabesco, ad un fantastico e sfarzoso mondo barocco.

È la seconda volta che il Ballet du Grand Théâtre affronta una nuova versione del classico “Lo Schiaccianoci”: la prima fu qualche anno fa con l’attuale direttore dell’Opéra di Parigi, Benjamin Millepied. Per la nuova edizione, in scena al Comunale di Vicenza sabato 30 gennaio e domenica 31 gennaio, la scelta è caduta sul coreografo fiammingo Jeroen Verbruggen; nella sua lettura perde tutta la sua atmosfera natalizia e diventa un viaggio onirico di formazione della giovane Marie, pronta al passaggio all’età adulta. Paure, fascinazioni, curiosità che per lei si

incarnano nella figura di Drosselmeyer, misterioso amico di famiglia, simbolo dell’incontro con l’altro sesso, con il mistero dell’attrazione e forse dell’amore. Al centro della coreografia di Verbruggen un gran ballo rococò oscuro e fastoso, in cui Marie inizia a comprendere le sue aspirazioni e i suoi desideri, in un rutilare di incontri coreografati nell’inarrestabile flusso di danza, atletica, ritmata, velocissima, un vero tour de force per i ventiquattro danzatori ginevrini impegnati a seguire le magnifiche musiche di Caikovskij.
Ed è la stessa Marie ad impersonare lo Schiaccianoci della storia, diventando metafora teatrale dell’adolescenza come tappa dell’esistenza che rivela le regole dell’amore, della passione, della sofferenza; il tutto in un continuo movimento, caratteristica saliente dello spettacolo, quasi una maratona, rutilante e fascinosa, in un’ambientazione fastosa e coinvolgente.

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