19 Dicembre 2016 - 9.49

VICENZA – Disoccupati sì, ma nuove attività ancora di più! I dati

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Il lavoro rimane un grande problema attuale e ancora di difficile risoluzione: molti disoccupati addirittura smettono di cercare un’occupazione ma secondo gli ultimi dati del 2016 forniti dalla Fondazione Centro Produttività Veneto molti altri disoccupati scelgono di aprire una nuova attività, si conferma il primato della donne tra gli aspiranti imprenditori e nel 2017 – vista la tendenza – sono previsti finanziamenti europei regionali, europei e corsi di formazione gratuita.
Sarà che il mercato del lavoro, nonostante la recente riforma, rimane in una situazione difficile, saranno i tempi che cambiano, ma tra le nuove tendenze sembra esserci anche un incremento dei disoccupati che scelgono di mettersi in proprio. L’indicazione emerge dai dati 2016 del Servizio Nuova Impresa, lo sportello della Fondazione Centro Produttività Veneto che dal 2000 si occupa di assistere gli aspiranti imprenditori fornendo loro tutte le informazioni necessarie all’avvio di un’attività.
Complessivamente, ad oggi sono state circa 380 le persone che dall’inizio dell’anno si sono rivolte al Servizio, con una percentuale in crescita rispetto allo scorso anno (dal 36% al 42%) proprio di utenti in questo momento privi di un lavoro.
Un altro dato significativo, che però in questo caso è in linea con la tendenza già emersa nel 2015, riguarda la prevalenza delle donne: sono il 65% del totale, a conferma di come le donne prima di iniziare un’attività vogliono raccogliere il maggior numero di informazioni e sono interessate a frequentare i corsi sull’imprenditività per non trovarsi ad improvvisare e a rischiare un fallimento, non solo economico, ma anche personale.
Ben diversificati i settori di interesse: a fare la parte del leone, naturalmente, è il commercio con il 43% delle richieste, ma anche le attività manifatturiere e l’artigianato continuano a essere ben rappresentate (21%), a conferma di una vocazione del territorio che si mantiene, a dispetto dei maggiori investimenti generalmente richiesti per aprire un’attività in questo ambito; seguono i servizi alla persona (16%) e i servizi alle imprese (6%), con un ulteriore 2% di altre attività più difficilmente inquadrabili.
Sorprende, piuttosto, che in un periodo di generale difficoltà nel reperire le risorse finanziarie ai primi posti nelle richieste continuino ad esserci le informazioni sulle procedure burocratiche (31%) e i consigli sulla forma giuridica più vantaggiosa, insieme ai relativi aspetti fiscali (24%): come dire che più di tutto a spaventare gli aspiranti imprenditori continua a essere la burocrazia. In terza posizione, con il 20% delle richieste, le informazioni sui percorsi formativi per l’avvio dell’attività, ai quali si aggiunge un ulteriore 7% interessato a incontri e test di orientamento all’imprenditorialità: un bisogno di formazione che si spiega certamente con l’obbligo di superare un esame di abilitazione per avviare alcune attività, ma anche con una crescente consapevolezza circa l’importanza di arrivare sul mercato preparati al meglio. Solo in quarta posizione, un po’ a sorpresa appunto, le informazioni sui finanziamenti possibili per l’avvio dell’attività.
«La varietà delle richieste a cui diamo risposta – sottolinea Antonio Girardi, direttore della Fondazione Centro Produttività Veneto – conferma tutta l’importanza del Servizio Nuova Impresa, che in diciotto anni di attività ha affiancato migliaia di aspiranti imprenditori. Si tratta dunque di un servizio strategico, che intendiamo potenziare ulteriormente il prossimo anno, passando da un’attività prevalentemente di informazione e orientamento ad un vero e proprio “accompagnamento” e affiancamento agli aspiranti imprenditori, rispondendo in modo personalizzato ai diversi bisogni dello start-up e post-start up, in primis l’accesso al credito. E particolare attenzione sarà posta anche agli aspiranti lavoratori autonomi e agli hobbisti che spesso non trovano supporto dalle agenzie tradizionali. Il tutto sfruttando innanzi tutto i finanziamenti regionali e comunitari, che in altri ambiti già hanno assunto un ruolo decisivo per l’autofinanziamento delle nostre attività».
E proprio con il sostegno del Fondo Sociale Europeo in gennaio il Servizio Nuova Impresa avvierà un percorso gratuito per 10 donne disoccupate dal titolo “Mettersi in proprio: orientamento all’imprenditorialità”, in programma dal 23 al 27 gennaio per un totale di 22 ore, finalizzato a conoscere gli strumenti necessari per mettere a fuoco e autovalutare la propria idea imprenditoriale.
Per i giovani al di sotto dei 29 anni, invece, grazie al programma Garanzia Giovani della Regione Veneto, a breve partirà il percorso di formazione “Crescere Imprenditori”, per capire come passare dall’idea all’azione e creare il proprio business plan, acquisendo nel contempo importanti nozioni su aree tematiche quali marketing, economia e finanza aziendale, finanziamenti e promozione con i social media. Il percorso, che prevede 60 ore di lezione più 20 ore di coaching individuale e di gruppo, si svolgerà in due edizioni: a Dueville dal 6 febbraio (con iscrizioni entro il 31 gennaio) e a Valdagno dal 20 febbraio (iscrizioni entro il 10 febbraio). I partecipanti potranno inoltre accedere al fondo SELFIemployment per ottenere un finanziamento a tasso zero per l’avvio di una nuova impresa.
Per informazioni: Servizio Nuova Impresa, tel. 0444-994745 e-mail – sni@cpv.org – www.cpv.org.

Ufficio Stampa Fondazione Centro Produttività Veneto
IndustriAdv – www.industriadv.com – Tel. 39 049 723461
Giovanni Bregant – ufficiostampa@industriadv.com – Cell. 340 4944548
Anna Roscini – marketing@industriadv.com – Cell. 349 5641267

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