1 Luglio 2016 - 11.49

VENETO – Mare: servono 50milioni di euro per salvare le spiagge

VENETO – Mare: servono 50milioni di euro per salvare le spiagge

mare

PER ESSERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: VENETO NOTIZIE
Gli interventi strutturali per proteggere le coste venete dall’erosione costano 50 milioni di euro, soldi che il ministro alla tutela del territorio Gian Luca Galletti “ha promesso davanti a più di 200 esercenti”. Per la manutenzione, invece, sono necessari circa cinque milioni di euro l’anno. E questi li mette la Regione, anche se “le entrate relative alle concessioni delle spiagge vengono incassate dallo Stato”. Lo spiega l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, che ha convocato una conferenza stampa oggi a Palazzo Ferro Fini, a Venezia, per presentare lo studio “interventi di difesa dei litorali dall’erosione costiera”; e chiarisce, una volta per tutte, “con il supporto di dati scientifici”, che i soldi spesi per il ripascimento delle spiagge “non sono stati buttati via”. Si tratta infatti di operazioni di manutenzione delle spiagge, che devono per forza essere ripetuti ogni anno, “se non si vuole lasciare che la natura faccia il suo corso”, ovvero che il mare “mangi” le spiagge stravolgendo la costa veneta che siamo abituati a conoscere.
“La subsidenza fa in modo che si perdano tre millimetri di altezza della spiaggia ogni anno” interviene il professore dell’Università di Padova Piero Ruol, che ha contribuito allo studio. “Il che vuol dire che a Jesolo ogni anno servono 15.000 metri cubi di sabbia per ripristinare la situazione”. E dato che la sabbia costa più o meno 10 euro a metro cubo, si fa presto a fare i conti.
I fattori che influenzano l’erosione delle coste, continua Bottacin, sono molti. Ad esempio “il proliferare di centrali idroelettriche”, che rallentano il corso dell’acqua togliendo ai fiumi la forza di trasportare i detriti fino alla foce. Detriti che poi contribuirebbero al naturale ripascimento della costa. “Un granello di sabbia non passa una diga”, conferma Ruol. I lavori, quindi sono da fare, su questo non si discute, sostengono l’assessore ed il tecnico. Il problema, semmai, è chi li paga. “Lo Stato incassa le concessioni e a noi tocca sistemare le spiagge”, attacca Bottacin, spiegando che al momento il costo degli interventi viene sostenuto “con quota a parte del bollo auto”. “Peccato che il Governo voglia abolire il bollo e aumentare le accise sulla benzina”, che finirebbero direttamente a Roma, privando le Regioni di un’altra entrata.
“Una parte della tassa di soggiorno che viene versata ai Comuni costieri dovrebbe essere utilizzata per il ripascimento e l’infrastrutturazione delle spiagge” conclude il consigliere Francesco Calzavara (Zaia Presidente), ex assessore al turismo di Jesolo.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA