Vendeva borse di lusso tarocche: commerciante vicentino nei guai
Il Giornale di Vicenza riporta della presunta truffa condotta da Massimo Esposito, 49 anni, noto commerciante della città e titolare del negozio Piccadilly in piazzetta Duomo, che è stato accusato di ricettazione e tentata frode in commercio. Nella fattispecie, di aver venduto delle borse di Bottega Veneta false.
Nel negozio di Esposito, a segnalazione ricevuta, era intervenuta la Guardia di Finanza, che aveva trovato alcuni modelli di borse marchiate “Bottega Veneta”, false a giudizio dei militari. Le borse non erano state taroccate da Esposito, che le aveva solo comprate, ma tanto è bastato per far scattare la ricettazione, soprattutto in ragione del fatto che venivano vendute a centinaia di euro in meno rispetto ai normali prezzi di Bottega Veneta.
Esposito si difende, sostenendo di non sapere della contraffazione, e che il cliente non avrebbe potuto rimanere ingannato, visto l’enorme differenza di prezzo.