12 Aprile 2023 - 8.42

“Vedo la Madonna”

Ieri pensavo: se mi trovassi più giovane e senza lavoro, e per svariati motivi con poche possibilità di trovarne, cosa potrei fare per sbarcare il lunario?

Forse sarò anche condizionato da cronache recenti, ma mi sono risposto:  la barba la porto da sempre e di conseguenza un’immagine di un certo ascetismo la trasmetterei; quindi potrei  recarmi in una bella area verde, con bei prati e  qualche albero secolare, uno specchio d’acqua che non guasta, e cominciare a gridare in trance “Vedo la Madonna!”.

Il rischio, a mio avviso solo iniziale, è che qualche sindaco decida per un Trattamento Sanitario Obbligatorio, il che sarebbe, oltre che sgradevole, esiziale per la nuova carriera di “veggente”.

Ma se tutto filasse liscio, senza cioè dover indossare la camicia di forza, potrei poi passare a “rivelare” che le statue della Vergine Maria mi trasmettono messaggi dall’al di là, accompagnati da lacrimazioni di sangue (o liquidi simil-sangue), o di altre sostanze tipo olio.

A quel punto il gioco sarebbe fatto, perché basterebbe far trapelare la notizia delle apparizioni, ed i media farebbero a gara per fare da megafono, per vedere frotte di fedeli arrivare per godere di grazie e miracoli.

Adesso, come si fa nei film, dovrei scrivere “Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale”, ma a ben guardare, al di là della mia evidente provocazione, spesso i più recenti casi di apparizioni, o altre manifestazioni mariane, hanno una genesi simile a quella descritta.

Quello che colpisce in tutti questi fenomeni miracolistici è l’immediato coinvolgimento di migliaia di persone, non so quanto si possa definirli fedeli, attratti come le mosche con il miele da questi “santoni” che si presentano come il trait d’union fra il divino e l’umano, e manifestano esteriormente il loro “stato di grazia” attraverso pseudo-guarigioni, pseudo-miracoli, e messaggi, meglio se apocalittici. 

Non si tratta di  qualcosa di nuovo; l’intera storia umana è costellata di veggenti e guaritori di ogni tipo, da Nostradamus a Rasputin, tato per citarne un paio di noti ai più.

Ma quello che mi stupisce sempre è che in questo Occidente sempre più secolarizzato ed ateo ci sia sempre un considerevole numero di persone disposte a lasciarsi manipolare da santoni, guru, veggenti, e professionisti dell’occulto, pagando miliardi ogni anno per essere raggirati (basta guardare gli incassi di coloro che  fanno oroscopi).  

D’altronde c’è da considerare che questi “truffatori”, non temo di definirli così,  oltre che sulla credulità, sovente fanno leva sulle tragedie che colpiscono la gente; per cui se hai una malattia grave, o ce l’ha tuo figlio o un familiare, sei disposto a credere in chiunque ti prometta una qualche forma di guarigione.

Che si tratti di un qualcosa di  serio, meritevole di attenzione, lo testimonia un intervento di Papa Francesco, che già dal 2016 ha manifestato l’intenzione di mettere fine al fenomeno dei “santoni” che spesso finiscono per truffare o manipolare i fedeli attraverso comunità religiose approvate dai vescovi, a livello diocesano, in modo un po’ superficiale o sbrigativo, e ciò a seguito di una serie di fatti di cronaca piuttosto gravi ed imbarazzanti avvenuti in Italia e all’estero.

A onor del vero c’è da dire che la Chiesa ufficiale, e parlo ovviamente della Curia romana, è da sempre estremamente cauta nel riconoscere le apparizioni mariane ed i fantomatici miracoli vantati dai veggenti, ma talvolta le pressioni dei fedeli fanno sì che a livello locale ci sia un po’ meno attenzione e rigidità da parte dei vescovi delle diocesi interessate, evidentemente coinvolti loro malgrado da questi fenomeni di massa.

Non credo a questo punto di poter esimermi dal riferire quanto riportato da giornali e media relativamente ai fatti di  Trevignano Romano, un comune sul lago di Bracciano, dove si era stabilita qualche anno fa la Sig.ra Maria Giuseppa Scarpulla, assieme al marito Gianni.

Particolare forse illuminante è che la Scarpulla, una volta giunta a Trevignano, ha sostituito il proprio nome con quello di Gisella Cardia (chissà perché?). 

La signora nella “vita precedente” era stata condannata per bancarotta, e a Trevignano ha trovato la sua vocazione, affermando di avere una o più statuette portate da Medjugorje che piangevano alternativamente lacrime di sangue o di olio santo, nonché di possedere le stimmate, e di poter moltiplicare come Gesù, i pani e i pesci. 

Va specificato che, nel suo caso la moltiplicazione del cibo sarebbe avvenuta, “con teglie di pizza e piatti di gnocchi”.

Non mi dilungo troppo sullo sviluppo di questa vicenda in cui si mescolano sacro e profano; perché, come si dice, potete trovare “tutti i particolari in cronaca”, dalle lacrime di sangue (di maiale?), al fatto che la Gisella di statuine piangenti ne avesse addirittura sei, usate alternativamente, e addirittura di fecondazioni ad opera dello Spirito Santo (sic!).  

Specifico ancora che si tratta di notizie di stampa amplificate dal Web.

Va però detto che, secondo riferito dagli stessi fedeli, a Trevignano in breve hanno cominciato ad arrivare non solo masse di persone, ma anche  a girare tanti bei soldi, con singoli soggetti (ora pentiti) che hanno donato alla Gisella anche 120mila euro.

Va a mio avviso anche segnalato che le cronache riportano che ad agosto del 2016 il Vescovo di Civita Castellana, Romano Rossi (da un mese sostituito) è andato a casa della Cardia, ha celebrato la messa a Trevignano, ed è entrato in chiesa esibendo la Madonnina a mo’ di trofeo. 

Chissà che papa Francesco la sua “stretta” sui santoni non l’abbia maturata dopo questo episodio!

Per chiudere la vicenda in gloria manca il particolare che Gisella Cardia risulterebbe irreperibile  da giovedì scorso, anche se ieri sera ha concesso una breve intervista a Bruno  Vespa. 

Sul suo sito web dedicato al culto “lareginadelrosario.org”, che vi invito a visitare, c’è scritto che “i colloqui con Gisella sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi”, ma che è possibile inviare intenzioni di preghiera ad un recapito telefonico.

Secondo alcuni sarebbe “scappata”; secondo il suo avvocato (guarda caso anche i veggenti hanno l’avvocato) sarebbe andata “in vacanza”.

Si vedrà.

Di certo, ancora, c’è che Gisella Cardia è scomparsa dopo che alla sua porta avrebbero (finalmente dico io) bussato i carabinieri, a seguito di un esposto per truffa presentato da un investigatore privato, Andrea Cacciotti, sul quale la Procura di Civitavecchia potrebbe aprire un’inchiesta per truffa ed abuso della credulità popolare,  inchiesta che io troverei molto opportuna. 

Si tratterebbe di un nuovo procedimento giudiziario in cui la signora Maria Giuseppa Scarpulla, siciliana di Caltanissetta, auto-ribattezzatasi Gisella Cardia, anni 53, si troverebbe coinvolta. 

Il primo fu per bancarotta  per la ditta di ceramiche di cui era rappresentante. 

Il secondo, davanti alla procura di Civitavecchia, per una controversia societaria. 

E il terzo per  abusi edilizi commessi sul terreno sull’altipiano di via Campo delle Rose, comprato per sessantamila euro con i soldi donati dai fedeli, diventato una specie di santuario dove ogni tre del mese la veggente affermava di parlare con la Madonna. 

Per concludere, è vero che le vie del Signore sono infinite, come è vero che nessuno è talmente peccatore da non  poter essere perdonato e redento.

Ma è altrettanto vero che non è scritto da nessuna parte che  per parlare con la Madonna si debba essere una bancarottiera, a quanto riferito ansiosa di acquistare terre e case per il tramite di onlus e società presta-nome, e soprattutto che i fedeli debbano invocare le grazie a suon di euro.

Non risulta che Gesù abbia chiesto soldi a Lazzaro, nè sollecitato contributi ai partecipanti alle nozze di Cana!

Umberto Baldo“Vedo la Madonna”

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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