27 Ottobre 2015 - 14.21

"Valentino Rossi? Ha ragione ed è un campione", voci dal MotoClub Palladio…

Valentino-Rossi

Valentino Rossi nella bufera, Valentino Rossi eroe, Valentino Rossi furbetto. L’Italia e Vicenza si dividono sul grande campione e gli appassionati, fra fotogrammi e interpretazioni si sbranano nel difendere o accusarlo di poca correttezza dopo che avrebbe messo ‘fuori uso’ Marc Marquez.
“E’ stato lui che prima mi ha colpito alla coscia sinistra, poi ha perso l’equilibrio. Io ho alzato la gamba dalla pedana ma non gli ho dato nessun calcio, non volevo farlo cadere” ha dichiarato il campione. Dopo la bufera iniziale un altro video dà ragione al pesarese e mette una luce decisamente negativa sul suo rivale. Una ripresa frontale che dimostra come sia il pilota catalano a cambiare traiettoria per andare all’interno contro Rossi, urtandolo con il casco e provocandone la reazione: centrato alla gamba, l’italiano istintivamente la alza per cercare di allontanare il pericolo. Nessun calcio, Vale diceva la verità. Abbiamo sentito un appassionato, Giancarlo Gennaro del MotoClub Città del Palladio di Vicenza, affiliato F.M.I. punto d’incontro per gli appassionati del settore. Gennaro segue i Moto Gp dal lontano 1969, ha diverse registrazioni, anche antiche e un’idea se l’è fatta.
“Ho sentito e raccolto il parere di molti appassionati. Ha ragione lui, c’è poco da fare. E’ stato portato all’estremo e non poteva fare altro. Le immagini diffuse non dicono tutto e non a caso le seconde riprese lo scagionano”.
Insomma, le reazioni a volte verbalmente violente sul campione non sarebbero minimamente giustificabili.
“Chi gli dà torto tiene in considerazione solo quel secondo. Non ciò che era accaduto prima. Le immagini nuove lo scagionano. Non lo diciamo noi. Lo dice anche il Coni”.
Resta il fatto che, anche se portato all’estremo, un gesto di reazione dovrebbe essere condannabile.
“Non credo. Ripeto, se uno sportivo, sempre corretto è portato all’estremo questo discorso può anche perdere di valore. Il fair play è un valore assoluto, ma vale per tutti. Non dico che avrebbe dovuto spingerlo fuori, ma ha manifestato con un gesto tecnico, non condannabile, una reazione alle continue provocazioni. Tanto più che Marquez aveva manifestamente dichiarato di non mirare al podio e di aver di fatto favorito Lorenzo, l’ha lasciato andare perché aspettava Valentino. Pedrosa dice Valentino era interno, quindi chi è esterno, se non vuole andare fuori, deve frenare o andare, si è appoggiato a Valentino ed è finita come è finita. Ha sbagliato lui e non lo dico da tifoso ma da sportivo. Seguo il Moto Gpo dal 1969, ho tutte le registrazioni. La pima gara fu di Monza nel 69 con Agostini e ripeto, al di là delle immagini che lo scagionano, chi non valuta l’antefatto non può dare un giudizio negativo su Rossi, che resta un grande campione”

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