9 Febbraio 2024 - 16.13

USA – Serie di gaffe di Joe Biden: Democratici verso il suicidio elettorale

La cosa sembra ormai chiara a tutti, drammaticamente chiara a tutti. Qualsiasi candidato repubblicano è favorito nei confronti del presidente uscente Joe Biden. Chiara a tutti… o quasi. Evidentemente i Democratici americani vivono su un altro pianeta, oppure amano l’autolesionismo. Di fronte a quello che viene percepito come un pericolo per la democrazia (Trump) dovrebbero mettere in campo un candidato che incarni la forza, la prontezza, la determinazione e soprattutto la lucidità.

Fosse solo l’anagrafe il problema di Biden. Sin dal suo insediamento ha inanellato una serie di gaffe e rimediato figuracce. Una serie che sembra intensificarsi in questa campagna elettorale.

Mercoledì sera, durante un evento elettorale, Joe Biden, 81 anni, ha fatto riferimento a una presunta conversazione avuta nel 2021 con l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, scomparso nel 2017. Questo episodio segna la seconda volta in pochi giorni in cui il presidente Biden ha confuso la questione riguardante un leader straniero defunto, dopo aver precedentemente menzionato domenica scorsa uno scambio presumibilmente avvenuto nel 2021 con l’ex presidente francese François Mitterrand.

Durante la sua partecipazione a un evento di raccolta fondi a New York, il presidente degli Stati Uniti ha menzionato un summit del G7 tenutosi nel giugno 2021 nel Regno Unito, poco dopo la sua assunzione della carica, e in seguito all’attacco al Campidoglio da parte dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump. Biden ha raccontato di un confronto immaginario con l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, nel quale Kohl avrebbe chiesto: “Cosa direbbe, signor presidente, se domani leggesse sul British Times che 1.000 persone hanno fatto irruzione nel parlamento britannico e hanno ucciso delle persone, con l’intenzione di impedire al Primo Ministro di prendere il suo posto?” Queste sono state le parole riportate dai giornalisti presenti all’evento.

Questi incontri non vengono solitamente filmati né registrati, ma la stampa può prendere appunti. Helmut Kohl, il cancelliere tedesco dal 1982 al 1998, è scomparso nel 2017. La Germania è stata rappresentata in quel vertice da Angela Merkel. In un discorso tenuto venerdì a Las Vegas, Joe Biden aveva già menzionato questo summit del G7, ma stavolta facendo riferimento all’ex presidente francese François Mitterrand, morto quasi trent’anni fa, anziché al suo omonimo attuale, Emmanuel Macron, che invece ha partecipato all’evento.

Il presidente americano fa spesso riferimento a questo vertice internazionale, durante il quale, secondo lui, i leader mondiali hanno espresso preoccupazioni riguardo alla democrazia americana.

Tuttavia, giovedì sera, durante un discorso alla nazione nel quale ha assicurato di non avere “problemi di memoria”, Joe Biden ha commesso un nuovo errore, confondendo il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi con il “presidente del Messico”. Ha dichiarato: “Come sapete, all’inizio, il presidente del Messico, Sissi, non voleva aprire la porta per far entrare gli aiuti umanitari”, riferendosi al valico di frontiera di Rafah che separa l’Egitto da Gaza. Questo discorso è stato motivato da una relazione dall’effetto devastante, che lo ha scagionato da un’indagine sul sequestro di documenti riservati, ma ha comunque descritto Biden come un “uomo anziano con cattiva memoria”.

Secondo i sondaggi, l’età di Joe Biden rappresenta una delle maggiori preoccupazioni tra gli elettori, soprattutto considerando la sua tendenza alle gaffe e ai commenti sconclusionati. Tuttavia, i sondaggi d’opinione indicano che questa non sembra essere una preoccupazione simile per Donald Trump, anche lui 77enne e candidato alle presidenziali di novembre. Tuttavia, è importante notare che anche l’ex presidente repubblicano ha avuto i suoi momenti di confusione. Ad esempio, a gennaio, durante un discorso, ha confuso la sua rivale per la nomination repubblicana, Nikki Haley, con l’ex presidente della Camera dei rappresentanti, la democratica Nancy Pelosi.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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