Un residente in Veneto su 10 parla straniero

Un veneto su 10 è straniero, lo dicono i numeri.
All’inizio del 2014 gli immigrati stranieri presenti all’interno della nostra regioneo erano 514.000, ossia il 10,4% del totale degli abitanti. per vederla da un ottica nazionale, circa undecimo di tutti gli stranieri presenti in Italia, viviono sotto le insegne del leone di San Marco. 27 mila unità in più rispetto allo scorso anno, un aumento notevole, che ovviamente, non tiene conto degli irregolari. Tra gli immigrati 42.000 sono i lavoratori disoccupati sui circa 200.000 totali in Veneto, 41.000- non poche- le imprese avviate da stranieri, pari cioè al 5,8% del totale dell’imprenditoria regionale. Numeri che possono non piacere a tutti ma che in termini economici hanno un certo peso: il lavoro straniero determina, infatti, circa il 5% del Pil regionale. le critiche e le polemiche non mancheranno, ma di questo dato occorre tener conto, come del fatto che nel 90% delle scuole venete tra i banchi siedono studenti stranieri. Le province con il maggior numero di stranieri residenti sono Treviso e Verona con oltre 100.000 unità, seguite da Vicenza e Padova sopra i 95.000.
Si diceva delle proteste, il primo a voler analizzare i dati è stato il governatore Luca Zaia Rapporto Annuale 2014 sull’Immigrazione in Veneto.
“Questi numeri – ha rilevato il Governatore – testimoniano di una realtà di seria integrazione e smentiscono clamorosamente lo stereotipo razzista che ci si vuol affibbiare, ma ci dicono anche che su questo fronte abbiamo già dato. Il Veneto è quarto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna per numero di immigrati presenti, e quando la Presidente della Camera Boldrini esorta il Veneto a fare la sua parte nell’operazione Mare Nostrum, parla senza conoscere i dati. Ci sono 16 Regioni prima di queste 4 a cui rivolgersi“
Intanto però a Vicenza si va a avanti con il Consiglio degli Stranierei, non senza polemiche, ed in molti, meno scettici sui problemi dell’imigrazione vedono nei volti colorati di chi proviene da oltre confine il futuro per la regione e non solo. Secondo i dati sulle nascite diffusi ieri dal ministero, infatti, in Italia, muoiono più persone di quelle che nascono- non succedeva dal 1915- statistiche in pietose anche al sud dove le famiglie numerose sono sempre state un must. E allora quegli stranieri, spesso non voluti ma che mettono su famiglia, potrebbero essere l’unica risposta futura per un paese sempre più vecchio.













