6 Maggio 2019 - 9.53

Polizia irrompe nel laboratorio cinese: 3 clandestini si buttano in un fosso per fuggire

L’intensa attività di investigazione svolta dal Distaccamento di Sandrigo del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino ha portato alla scoperta di un laboratorio clandestino e durante l’irruzione ad un episodio di fuga di tre di loro che si sono buttati in una roggia.

I CONTROLLI

Tutto è cominciato a seguito di un controllo anagrafico eseguito il 06 aprile al civico 74 di via Ponte a Bolzano V.no presso un immobile occupato da cittadini cinesi con attiguo laboratorio di sartoria nel corso del quale è stata identificata, tra le altre persone, L.X. donna 51enne sprovvista di qualsiasi documento d’identificazione e di valido titolo per il soggiorno nel territorio dello Stato, poi deferita. Il 2 maggio scorso, quindi, la Polizia Locale Nordest Vicentino ha provveduto ad eseguire un ulteriore sopralluogo presso lo stesso immobile per verificare l’effettiva consistenza del nucleo residente e l’idoneità degli alloggi.

IL SOPRALLUOGO

Il sopralluogo è stato eseguito alle 07 di mattina da 5 agenti del Distaccamento di Sandrigo e preventivamente concordato con l’ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza. Quando gli agenti si sono presentati alla porta dall’interno nessuno si è affacciato per lunghi minuti ma nel frattempo tre cittadini cinesi, due maschi e una donna, usciti dal retro per sottrarsi al controllo, si sono tuffati nel fossato retrostante nascondendosi sotto un vicino ponte. Tutto inutile: due agenti posizionati a pochi metri, vista la scena hanno provveduto a fermarli, estrarli dal fosso e a riportarli in casa.

I tre fuggiaschi privi di documento d’identificazione e di valido titolo per il soggiorno nel territorio dello Stato sono stati accompagnati presso gli uffici del Distaccamento di Sandrigo e tramite un interprete sono stati sentiti. Da qui è emerso che gli stessi erano in Italia dal 2002/2003 senza un apparente fonte di reddito e una dimora fissa.

Riscontrando nei loro confronti il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato sono stati trasferiti presso Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza e presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, per il fotosegnalamento ed avviare le pratiche per la loro espulsione.

Quindi per L.H. maschio 45enne e Z.J. maschio 50enne è stato emesso provvedimento di espulsione da ottemperare in autonomia. Il giorno dopo, Z.D. donna 50enne è stata accompagnata dalla Polizia Locale a Roma presso il C.P.R. (Centro di Permanenza per i Rimpatri) per il proseguo dell’iter d’espulsione.

Al proprietario dell’immobile, J.K., uomo 49enne, è stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina oltre all’apertura di altri procedimenti amministrativi per violazioni sulle norme legate all’ospitalità e di carattere urbanistico. Infatti all’interno dello stabile oltre al nucleo di 6 residenti è risultato vivano stabilmente altre tre persone mai dichiarate (cui vanno aggiunti i tre clandestini anzi detti) quando l’alloggio ne può ospitare massimo 6.

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