13 Aprile 2023 - 8.33


PILLOLA DI ECONOMIA – Carta  “Debit”, “Credit”, o “Prepagata”?

Immagino capiti anche a voi, presentando una plastic card bancaria per pagare il conto al supermercato, di sentirvi porre la domanda: bancomat o carta di credito?

Se conoscete tutto sulle carte di debito e di credito questo pezzo per voi è sicuramente superfluo, ma se invece avete qualche dubbio sulla natura e sulle differenze di questi strumenti, che esteticamente si assomigliano, forse vale la pena che perdiate qualche minuto a leggere.

Per partire vi dico subito che in realtà la domanda “Bancomat o carta di credito?” non dovrebbe neppure esservi posta se il cassiere del supermarket, o il commesso del negozio, guardassero la vostra carta con più attenzione, perché in linea di massima  su ogni carta è stampigliata la dicitura “Debit” oppure “Credit”.

La domanda sicuramente aveva più senso fino a qualche anno fa quando di fatto era attivo solo il circuito “Pagobancomat”.  Oggi i circuiti operativi sono molti, e ognuno consente operatività diverse, con carte “Debit” che permettono anche alcune operatività tipiche di quelle “Credit”.

Ne consegue che quelli che illustrerò di seguito sono dei principi generali, che però possono variare a seconda delle possibilità di utilizzo che la Banca emittente concede al proprio cliente.

Ma vediamo quali sono le caratteristiche delle tre tipologie di carte emesse dalle Banche, partendo dal fatto che tra carta  “Debit” e carta  “Credit” la differenza sostanziale sta nella modalità e nei tempi di addebito di pagamenti e prelievi.

Carta di debito

Solitamente nell’uso comune la conosciamo con il termine  “Bancomat”, anche se in realtà questo nome indica solo un circuito italiano di prelievo da ATM, e come accennato, di norma queste carte hanno stampigliata la parola “Debit”.

La carta “Debit” deve obbligatoriamente essere collegata ad un conto corrente, ed è previsto che gli addebiti relativi a pagamenti e prelievi siano immediati.

In pratica la carta funziona un po’ come se si utilizzasse contante; perciò per fare un’operazione ci deve essere il denaro sufficiente nel conto, altrimenti il pagamento, o il prelievo, viene rifiutato “per mancanza di copertura”.

Riassumendo in modo molto semplicistico, con la Carta Debit (Bancomat) “spendo” immediatamente i soldi presenti sul mio conto, entro un massimale che può essere stato stabilito a monte dalla mia Banca. Quindi nella scelta devo considerare anche il limite massimo (giornaliero e mensile) fissato per quella carta, e fare attenzione agli importi indicati per ciascun circuito sul quale la carta risulta abilitata.

Sicuramente vi sarete accorti che certe operazioni non riuscite a farle con la carta “Debit”; per fare un solo esempio prenotare un albergo per le vacanze.

Il motivo è intuitivo.  L’albergo che accettasse la vostra carta “Debit” a garanzia della vostra prenotazione non avrebbe in realtà alcuna copertura sicura, in quanto nel frattempo voi potreste svuotare il vostro conto corrente.

Ecco perché per questo tipo di operazione l’albergatore, o il noleggiatore di auto, richiede un altro tipo di carta, nota comunemente come “carta di credito” (Credit), perché con questo diverso tipo di carta la Banca emittente di fatto si impegna a pagare in ogni caso.

Carta di credito

Questa carta ha solitamente stampigliata la dicitura “Credit”, ed è diversa da quella “Debit” perché la Banca, per accettare la richiesta di emissione della stessa, deve prima valutare la situazione finanziaria e redditualedel cliente, per capire se sarà in grado di ripagare il saldo.

Ciò perché la logica della “carta di credito” è profondamente diversa da quella della “carta di debito”.

Infatti, come abbiamo visto, con la carta “Debit” in realtà puoi spendere solo i soldi (tuoi) che hai in conto, nel limite del saldo, mentre quando fai un acquisto o un prelievo con la carta “Credit”  è la Banca ad anticiparti il denaro: in pratica ti fa un prestito che, successivamente (di solito il mese dopo) addebita sul tuo conto corrente, anche in questo caso  obbligatoriamente collegato alla carta. 

L’addebito può avvenire in un’unica soluzione se la carta è a saldo (la carta di credito “classica”), oppure a rate mensili se si tratta di una carta cosiddetta “revolving”.

Avrete certamente capito che con la carta  “Credit” potete comprare beni senza avere in quel momento i soldi in conto, e questa concessione di credito ovviamente prevede dei costi in termini di canone mensile o annuale, commissioni per i prelievi presso gli Atm, e naturalmente di interessi passivi in caso di sforamento del fido (in tal caso chiamato plafond). 

Carta prepagata

Si tratta di una tipologia di carta la cui principale caratteristica è quella di non richiedere né il collegamento ad un conto corrente, né un reddito fisso.

Funziona semplicemente finché la “ricaricate”, nel senso che il titolare verserà in partenza all’Emittente una somma di denaro, che poi potrà spendere utilizzando la carta (analogamente funzionano ad esempio le carte telefoniche prepagate).

Per questo motivo le prepagate prevedono meno vincoli, e così ad esempio possono essere usate da chiunque, minorenni compresi, e possono anche essere anonime, purché il saldo disponibile non superi una determinata cifra.

Ovviamente ricaricare queste carte richiede il pagamento di commissioni spesso alte. 

Un altro problema è che molti Istituti emittenti di queste carte non dispongono di una licenza bancaria, e ciò può essere pericoloso perché significa che il denaro delle ricariche non è assicurato da alcun fondo di garanzia dei depositi, e se l’Istituto dovesse fallire si perde tutto. 

Queste in estrema sintesi le caratteristiche e le differenze delle carte bancarie in circolazione.

E’ difficile dire a priori quale tipologia sia più conveniente, perché tutto dipende da quali sono le abitudini di spesa del possessore.

Tutte costituiscono un’alternativa all’uso del denaro contante, ed in linea di massima si può dire, per esempio, che se  si fanno spesso prelievi di contante,  se si ha l’abitudine di pagare con carta,  e se si hanno sempre sotto controllo le uscite ed il saldo reale del contoallora la più conveniente sarà la carta di debito (Debit) perché prevede costi di commissione nulli o molto bassi.

Se invece sei abituato a sforare il saldo del conto, e vuoi poter spendere senza preoccuparti momento per momento delle tue disponibilità finanziarie, allora la carta “Credit” fa sicuramente al caso tuo, anche se avrà dei costi superiori, e comunque dovrai rimpinguare il conto prima dell’addebito mensile per evitare di pagare interessi.

Se invece non vuoi, o non puoi, avere un conto corrente bancario, allora la soluzione è quella della carta prepagata, non solo perché non corri il rischio di spendere più di quanto tu abbia effettivamente a disposizione, ma anche perché rappresenta comunque il mezzo più sicuro, in quanto la quantità di soldi caricati, e che possono quindi essere rubati, su una prepagata è limitata, mentre carte di credito e di debito espongono al rischio i soldi  presenti sul conto, almeno fino a quando non se ne chiede il blocco.

A ognuno di voi la scelta quindi!

Umberto Baldo

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

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