11 Giugno 2021 - 10.15

Michele Merlo, chiusa l’indagine interna della Ausl: “Assistito in maniera adeguata”

La morte del cantante Michele Merlo ha lasciato tutti sgomenti. L ’ex concorrente di ‘Amici’ e ‘X-Factor’ è deceduto a causa di un’emorragia cerebrale, provocata da una leucemia fulminante che non sarebbe stata individuata dai medici. Così nonostante il giovane si fosse recato al pronto soccorso perché non era in buone condizioni, essendo stato colpito da mal di testa e mal di gola. Nella mattinata dell’8 giugno, la madre e il padre di Michele Merlo avevano fatto sapere di aver presentato una denuncia.Un atto dovuto “al fine di verificare se ci siano stati errori o omissioni nella vicenda che ha portato alla morte di nostro figlio e per chiedere l’avvio delle procedure di sequestro della salma e delle cartelle cliniche”. Ieri è arrivata la nota della Ausl di Bologna che aveva avviato un’indagine interna per valutare eventuali mancanze. Stando a quanto evidenziato dall’azienda non ci sarebbero stati errori “di particolare gravità” anche se sarebbero state riscontrate “alcune criticità ma con assistenza adeguata”. Un punto fermo sottolineato da un documento presentato all’Autorità Giudiziaria.“Nel primo pomeriggio del 2 giugno Michele Merlo si presentava autonomamente all’Ospedale di Vergato, dove sono presenti le indicazioni di accesso al Pronto Soccorso e alla sede della Continuità Assistenziale. Come per ogni giorno festivo la figura sanitaria incaricata del controllo della temperatura è l’infermiere che presta servizio in Pronto Soccorso e la temperatura risultava regolare, secondo le normative antiCOVID”.


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