23 Febbraio 2016 - 16.55

LEGA – Mondardo choc: "Arrestate le vittime dei furti, a questo punto…"

mondardo

Il 21 febbraio l’arresto per furto in territorio di Nogarole, dopo che i carabinieri della compagnia di Valdagno l’avevano seguito. Aveva appena rubato una motofalciatrice in una baita di proprietà di un Trissinese. Trovato anche un giubbino, lo stesso segnalato per altri furti commessi in zona nei mesi precedenti. Il ladro è lo stesso beccato molti anni fa da Ermes Mattielli e contro il quale l’artigiano vicentino, esasperato dai continui furti, aveva sparato. Lo stesso ladro cui spetta un cospicuo risarcimento proprio ‘in virtù’ di quell’episodio. Dopo sole 24 ore il rilascio. Parliamo di Cris Caris, 31 anni, nomade, nato a Udine ma stanziale da anni nel campo di Santorso.
Lo scorso 5 novembre Mattielli è morto, a causa di complicazioni cardiache, provocate, dicono in molti, dalla condanna a 5 anni e 4 mesi di carcere e al risarcimento di 135 mila euro ai nomadi colpiti.
Per Caris e per il padre, che hanno un curriculum criminale lunghissimo per reati predatori, la scarcerazione in attesa del processo fissato a marzo. Per ora l’obbligo di dimora nel campo di Santorso.
Arrivano le reazioni non solo del web, ma anche del mondo politico, soprattutto della Lega Nord che appoggiò in modo incondizionato Ermes Mattielli, eletto a simbolo del cittadino che, esasperato dall’impunità dei ladri, reagisce per difendersi. In primis Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord. “Molti ci davano dei fascisti e razzisti per il solo fatto di difendere Ermes Mattielli. Dicevano, quelli del PD, schierati dalla parte dei delinquenti, che l’artigiano di Arsiero avrebbe esagerato nei confronti dei due ladri. Torniamo a sostenere che non ci sbagliavamo. Mattielli ha fatto quello che riteneva giusto fare in assenza di tutele e di giustizia. L’episodio risale ad una decina d’anni fa, ma il nomade che fu colpito ha continuato a delinquere, in piena libertà. Se i sospetti delle forze dell’ordine sono corretti, è responsabile non solo del furto per cui è stato colto in flagranza ma anche di altri. I cittadini si trovano così depredati, con danni ingenti alle loro case e ladri che continuano a fare quello che vogliono, sicuri di essere schermati dalla legge e dal nostro sistema giudiziario bizantino e da una parte politica tremendamente razzista nei confronti dei più deboli.

Ci troviamo a raccontare un altro caso di vergogna italiana. Vuoi perché le carceri sono sovraffollate, vuoi perché nessuno a livello governativo fa alcunché per reprimere il crimine, vuoi perché in Italia siamo arrivati allo schifo di pensare prima a come tutelare i diritti di un ladro piuttosto che a garantire tranquillità e giustizia alle vittime. I ‘poveri’ nomadi, costantemente difesi dal PD, che non si accorge che sono più ricchi degli anziani che vanno a depredare. Scambiano la nostra richiesta di legalità con razzismo, senza pensare che gli stessi nomadi, se rispettassero le regole sarebbero accettati ed integrati. La responsabilità politica di chi ci governa è enorme in questo caso. Sotto l’ombra del razzismo stanno rottamando l’Italia e quel poco che resta di senso civico. Mi aspetto che da un momento all’altro venga proposto l’arresto per le vittime dei furti, ree di non mettere a disposizione tutti i loro averi per la comodità dei ladri”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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