3 Maggio 2023 - 11.47

Elezioni Vicenza – Benigno (FdI): “Quando il delegato di Possamai insultava i commercianti”

Riceviamo e pubblichiamo (da Alessandro Benigno, candidato FdI a sostegno di Francesco Rucco)

I commercianti sono tutti evasori e vanno vessati con controlli a tappeto.

Questa, in sintesi, la posizione che Giulio Bernardi, oggi delegato della Lista Possamai Sindaco, espresse il 1° maggio del 2020, inveendo con un post su Facebook contro la manifestazione pacifica e silenziosa degli oltre 300 fra negozianti e partite Iva che, sfilando a Campo Marzo, rivendicarono il diritto a lavorare in sicurezza, opponendosi alle misure del Governo Conte su lockdown e chiusure forzate.

“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei – commenta Alessandro Benigno, candidato di Fratelli d’Italia a sostegno della coalizione di Francesco Rucco –. Possamai all’epoca prese le distanze dall’esternazione piena di odio e rancore del suo uomo di fiducia che, con l’associazione civica “Da Adesso in Poi”, lo sostenne nella corsa alle primarie che lo videro poi sconfitto da Otello Dalla Rosa, ma oggi scopriamo che Bernardi è nei fatti il fiduciario della Lista Possamai Sindaco. Delle due l’una: o Possamai si discostò da quelle posizioni per mero opportunismo, per non inficiare la sua immagine di candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali del 2020 o forse è più probabile che quelle esternazioni le condivida, altrimenti non si spiega la fiducia che ha nuovamente riposto in Bernardi, addirittura incaricato da Possamai di presentare la Lista civica a suo nome”, incalza Benigno.

“Se la coalizione di sinistra si affermasse in città, quelle parole al vetriolo contro chi stava soffrendo economicamente nella fase più acuta della pandemia si tradurrebbero in azione amministrativa. Il post di Bernardi, infatti, trovò l’approvazione anche di Sandro Pupillo, attuale presidente di “Da Adesso in Poi”. Del resto, è quella è la base ideologica della sinistra – sottolinea Benigno –. Possamai oggi sta conducendo una campagna elettorale fingendosi civico e tenendosi alla lontana dal simbolo del Partito Democratico di Elly Schlein. Nonostante sia il suo partito, di cui è dirigente e che lo ha portato a sedersi fra i banchi del Consiglio regionale del Veneto”.

“Comprensibile l’imbarazzo ma dietro al tentativo di una narrazione diversa si cela una sinistra che ha nel proprio patrimonio genetico l’odio e il risentimento nei confronti di chi vuole fare impresa. Che tratta partite Iva e commercianti come delinquenti o evasori a prescindere, che li vorrebbe vessare di tributi e seppellire nella giungla della burocrazia e del Grande Fratello fiscale.

I vicentini sappiano che se vincesse la sinistra negozianti e artigiani troverebbero un’amministrazione ostile nei loro confronti, pronta a guardarli con sospetto e diffidenza e a rendere la loro vita professionale impossibile”, conclude Benigno.

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