8 Marzo 2023 - 12.10

Donne al comando – Premiato il Gruppo Mastrotto

GRUPPO MASTROTTO DI ARZIGNANO (VICENZA) E SAN MARCO GROUP DI MARCON (VENEZIA) TRA I VINCITORI DEL PREMIO “DI PADRE IN FIGLIO – IL GUSTO DI FARE IMPRESA”

Il Premio è promosso da Credit Suisse e KPMG, con il contributo di Mindful Capital Partners e il supporto scientifico della LIUC Business School.

Martedì 7 marzo a Milano si è tenuta una cena di gala per la cerimonia di premiazione del Premio “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”. Il Premio si rivolge a imprenditori che hanno dimostrato la capacità, l’attenzione e la dedizione nel proseguire e valorizzare il lavoro dei propri genitorisubentrando alla guida operativa e strategica dell’impresa, garantendone il successo e la continuità. E’ aperto a imprese che siano almeno alla seconda generazione, con sede legale in Italia e che abbiano un fatturato maggiore a 10 milioni di euro.

Il Premio,promosso da Credit Suisse e KPMG, con il contributo di Mindful Capital Partners e il supporto scientifico della LIUC Business School, giunto alla XII Edizione ha visto numerosissime Aziende candidate e dopo uno scrupoloso lavoro di analisi di tutte le candidature ricevute, la Giuria1 ha proclamato EPTA come vincitore assoluto.

1 Composizione Giuria: Gianni Brugnoli (Vicepresidente Confindustria con delega al Capitale Umano), Innocenzo Cipolletta (Presidente AIFI e FeBAB), Anna Gervasoni (Direttore generale Aifi), Simone Maggioni (Amministratore Delegato Eric Salmon & Partners Italia), Leo De Rosa (Socio fondatore Russo De Rosa Associati). Presidente della Giuria Fabio Tamburini (Direttore Sole24Ore).

Premiate anche altre 8 imprese nelle diverse categorie previste dal premio.

Tra queste, due imprese venete, ossia Gruppo Mastrotto di Arzignano (Vicenza) per la categoria Donne al comando e San Marco Group di Marcon (Venezia) per la categoria Internazionalizzazione.

Uno dei principali player a livello mondiale nell’industria conciaria, il Gruppo Mastrotto è una realtà industriale globale che conta più di 2.000 dipendenti e 15 stabilimenti nel mondo, 11 in Italia e 4 all’estero in Brasile, Indonesia, Tunisia e Messico, con un fatturato di oltre 360 milioni di Euro. L’azienda, fondata nel 1958 da Arciso Mastrotto con figli Bruno e Santo, è oggi guidata dalla seconda generazione: Chiara e Graziano Mastrotto, rispettivamente Presidente e Vice Presidente. Innovazione, creatività e professionalità hanno reso Gruppo Mastrotto un punto di riferimento internazionale nella produzione di pelle per brands e designer dell’area fashion, oltre che per l’interior e design, l’automotive, la nautica e l’aviazione. L’azienda da sempre segue una logica di sostenibilità economica, ambientale e sociale: un percorso ambizioso e continuo che l’azienda definisce Sustainability Journey. Tra i risultati più importanti, l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette di Gruppo Mastrotto Express, il più grande hub logistico al mondo di pelli in pronta consegna oggi carbon neutral

Con un portafoglio di sette marchi di proprietà forte e ben bilanciato, il Gruppo San Marco si è evoluto grazie alla lungimirante visione della famiglia Geremia, fino a diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Oggi, l’azienda, con circa metà del fatturato realizzato all’estero e una rete distributiva in oltre 100 Paesi, è leader nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale. Oltre a produrre in Italia, ha un’unità produttiva in Bosnia-Erzegovina e una in Russia, una filiale di servizi in Slovacchia e una commerciale in Norvegia che opera in tutto il mercato scandinavo. La quarta generazione intende dirigere ulteriormente i propri sforzi alla crescita sui mercati internazionali. L’obiettivo è di continuare ad aprirsi a nuovi mercati emergenti con un focus in Asia e Medio Oriente, e di rafforzare le partnership in essere con grandi players internazionali, primo fra tutti Asian Paints leader di mercato in India con un market-share del 68% in India. Innovazione e sostenibilità di prodotto e processi, politiche welfare e trasformazione digitale vissuta come facilitatore di business sono i pillars della strategia di San Marco Group e la chiave di lettura di un’azienda in continua evoluzione.

Qui il riepilogo dei vincitori:

APERTURA DEL CAPITALE: Mazzucchelli 1849

(Menzione speciale: Crippa e CMC)  

DONNE AL COMANDO: Gruppo Mastrotto

(Menzione speciale: Techpol e Esseoquattro)  

INTERNAZIONALIZZAZIONE: San Marco Group 

(Menzione speciale: Lavorazione Sistemi Lasi e Innocenti Depositi)

GIOVANI IMPRENDITORI: Thun S.p.A. S.B.

(Menzione speciale: Stamperia Carcano Giuseppe)   

FRATELLI AL COMANDO: Riso Gallo

(Menzione speciale: DFV e Fratelli Santini)

PICCOLE IMPRESE: Bea Technologies

(Menzione speciale: S.I.F.E.A. e Pool Pharma)

INNOVAZIONE: Lomafin – Sicuritalia Group Holding  

(Menzione speciale: Telwin e Vimer)

STORIA E TRADIZIONE: Comerio Ercole

(Menzione speciale: S.A.B. Alberghi di Baveno)

I commenti dei due promotori:

Le imprese a conduzione familiare – dichiara Gabriele D’Agosta. CEO Credit Suisse Italy Spa – sono un pilastro fondamentale dell’economia del nostro Paese e sono spesso oggetto di studio di investitori e ricercatori, nonché di emulazione da parte dei peer di altri Paesi. Da quelle di piccole e medie dimensioni alle multinazionali, le imprese a conduzione familiare stabiliscono standard di elevata efficienza e sono un modello per tutta la comunità imprenditoriale.

Il nostro Credit Suisse Research Institute (CSRI) che si è affermato da oltre un decennio come leader nella ricerca sulle imprese familiari attraverso il “CS Family 1000” mostra che le aziende di famiglia hanno in genere una maggiore attenzione all’innovazione, resa possibile da rapporti di distribuzione dei dividendi inferiori e maggiore attenzione agli investimenti a lungo termine.

Lo studio CS Family 1000 che conduce da oltre un decennio ricerche sulle imprese famigliari, mette in evidenza che, sebbene siano molteplici i fattori che svolgano un ruolo fondamentale quando si tratta di performance aziendali, queste aziende stabiliscono una positiva correlazione con il concetto di proprietà familiare e più precisamente mostrano in genere una maggiore attenzione a fattori essenziali per la competitività sul mercato: attenzione all’innovazione e disponibilità agli investimenti a lungo termine, maggiore focus sulla qualità, capacità di crescere più velocemente generando margini superiori, meno ricorso a finanziamenti esterni. La loro resilienza si è poi dimostrata particolarmente vitale nel lungo periodo di crisi aperto dalla pandemia e ora indotto dalla guerra. Un modello, quindi, vincente a cui questo Premio intende dare giusto merito e apprezzamento.”

Oggi siamo qui a raccontare storie di aziende familiari innovative – commenta Silvia Rimoldi, Partner KPMG, Responsabile del Centro di Eccellenza sulle Imprese Familiari –  che hanno mostrato come la coesione all’interno della famiglia, la condivisione ed il trasferimento delle storie e dei valori tra le diverse generazioni hanno consentito, non solo la sopravvivenza nel lungo periodo delle imprese, ma anche la loro evoluzione attraverso processi di trasformazione e la proiezione verso il futuro.
KPMG, grazie ad un approccio integrato e multidisciplinare, affiancandole nei processi di crescita, vuole svolgere un ruolo di primo piano per le imprese familiari, che rappresentano storicamente una parte essenziale del nostro tessuto industriale.

Le imprese familiari offrono, infatti, una prospettiva importante sulla salute e sul clima di fiducia dell’economia e forniscono interessanti insight e prospettive per il futuro del business. L’attività di studio che svolgiamo nel family business ci permette, pertanto, di anticipare i trend di mercato ed offrire risultati concreti e misurabili che migliorano la competitività di queste imprese. Gli spunti che ne emergono, considerata la rilevanza delle imprese familiari per il tessuto produttivo italiano, dovrebbero diventare temi di politica industriale”

Il passaggio generazionale: l’analisi di FABULA e il “DECALOGO DEL FAMILY BUSINESS”

Anche a questa edizione, come nel caso delle precedenti, hanno partecipato imprese familiari provenienti da tutto il Paese – spiegano Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, co-direttori di FABULA, il Family Business Lab della LIUC – Università Cattaneo che ha curato lo screening dei casi, la raccolta e l’analisi dei dati. Come accaduto lo scorso anno, la maggior parte delle imprese (75%) è localizzata nel Nord del Paese. E’ cresciuta la partecipazione delle aziende di maggiore dimensione: il 43% delle realtà partecipanti è infatti rappresentato da grandi imprese. Moltissime le imprese familiari con una significativa storia alle spalle: il 60% ha infatti più di 50 anni di vita. Ben 3 imprese su 4 si caratterizzano per avere fratelli e sorelle alla guida, rendendo le dinamiche della gestione particolarmente sfidanti. Purtroppo, anche quest’anno hanno partecipato poche realtà guidate da donne (solo il 18%) e da under 40 (solo il 14%): una fotografia realistica di quanto accade nel nostro Paese. Nel complesso abbiamo registrato la partecipazione di casi davvero molto interessanti che hanno dimostrato di saper gestire con cura e lungimiranza il passaggio generazionale”.

FABULA, dall’analisi degli studi condotti sulle imprese familiari eccellenti, ha redatto un decalogo di quelle che sono le caratteristiche che contraddistinguono le ottime performance di queste imprese: chiarezza e formalizzazione della strategia; diversificazione sinergica; innovatività; internazionalizzazione; apertura (della proprietà, del CdA e del management); chiarezza dei ruoli; pianificazione del passaggio generazionale; governance familiare; solidità dei valori; dialogo familiare.

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