9 Novembre 2015 - 17.25

CINEMA – Recensione: SPECTRE

spectre

SPECTRE

Di: Sam Mendes

Con: Daniel Craig (Jams Bond), Christoph Waltz (Oberhauser), Monica Bellucci e Léa Seydoux Bond Girls)

@: Spectre è un’organizzazione criminale e segreta, parallela ai servizi segreti ufficiali e permessi, che opera a livello internazionale e con fondi illimitati. Gli stessi servizi governativi tentano di negare la sua esistenza, ma l’agente 007, James Bond, non è la persona giusta per mantenere un così grave occultamento ordine internazionale e macabro. Il capo della misteriosa organizzazione è Oberhauser, ma non è un semplice e qualunque nemico: nasconde l’oscuro enigma del film.

+ : James Bond e cinema sono da sempre un binomio funzionante. Prima di tutto per i gadget che hanno a disposizione gli agenti più segreti al mondo (che non sono segreti quando si tratta di donne): chi non ha mai sognato di guidare la Aston Martin di Bond? Nell’ultimo episodio del personaggio creato da Ian Fleming, Bond conduce con destrezza un prototipo da milioni di euro (per non parlare degli altri accessori firmati e di tendenza che indossa e puntualmente distrugge per tutto il film). E parliamo poi del tema musicale di 007, declinato in nuove variazioni e adattato alle nuove vicissitudini della spia più palestrata di sempre: purtroppo la canzone di Sam Smith non è all’altezza della precedente puntata, Skyfall, interpretata dalla potenza britannica di Adele, ma è già al primo posto nelle classifiche della Gran Bretagna. Senza musica James Bond sarebbe una spia qualunque.

Ormai la serie di Bond ci ha abituati a delle ambientazioni così fantastiche che è difficile pensare di superare: invece gli inseguimenti in una notturna Roma, o l’apertura nella metropoli di Città del Messico nel “Dia de Muertos”, e infine fra la neve e il ghiaccio in Austria fanno sì che lo spettatore ancora si stupisca e sogni ad occhi aperti per oltre due ore.

– : probabilmente sinonimo di James Bond è l’intramontabile Sir Sean Connery, meno muscoli e più cervello dell’attuale 007, Daniel Craig. Anche se è Roger Moore a detenere il record in tutta la serie. Il film dura due ore e mezza: se togliamo i muscoli di Craig, gli inseguimenti fra le strade più belle al mondo, le auto e i mezzi più evoluti, cosa resta? La nostra bella attrice nazionale, Monica Bellucci, compare per pochi minuti: ha tutto il tempo per far sognare il pubblico in entrambi i sessi, ma viene subito sostituita da Léa Seydoux, fisionomia e colori completamente opposti. Stessa fine tocca al passaggio tra Roma e Alpi (si passa dalla notte romana al bianco della neve).

Da un film costato centinaia di migliaia di euro ci si aspetta un po’di più che tecnologia e scenografia, dato per scontato che i protagonisti sono sempre affascinanti e attraenti. Oppure è un chiaro messaggio che il sequel sarà a breve termine? Anche perché non è la prima volta nella serie che appare Spectre.

***: bello o brutto (anche se, come per tutte le arti, non esistono come aggettivi) è primo al box office non solo in Italia tra l’altro. Del resto, nel film c’è spazio per tutti i gusti: eroe – belloccio c’è, vallette – modelle ci sono, azione con distruzione e spargimento di sangue ci sono, grandi firme ci sono, agenzia viaggi occulta c’è. Riassumendo: per le donne, uomini, giovani e non, qualcosa da guardare c’è sicuramente. Non tutto tutto, ma è come quando si va al supermercato per prendere il latte e si esce con almeno trenta euro di spesa.

Elisa Bombasin

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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