8 Gennaio 2024 - 12.16

Caso Ferragni: verso l’ipotesi di truffa

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la relazione presentata oggi dalla Guardia di Finanza in Procura a Milano potrebbe alterare la prospettiva accusatoria dell’indagine sul caso del pandoro griffato Chiara Ferragni, prodotto dalla Balocco, attualmente senza indagati e senza titolo di reato. Secondo quanto emerso, a causa di una serie di email rilevanti trovate negli uffici dell’Antitrust, l’ipotesi di reato, ancora da precisare, potrebbe trasformarsi da frode in commercio a truffa.

Questa mattina, gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno depositato una prima annotazione, seguita da una serie di allegati, al procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Si tratta di un’informativa legata al caso del pandoro, che ha già portato a una significativa multa per l’imprenditrice e l’azienda di Cuneo, responsabile del dolce natalizio “Pink Christmas”, per pubblicità ingannevole in ambito benefico. Attualmente, i procuratori milanesi dovranno esaminare la nuova prospettiva presentata dall’annotazione della Guardia di Finanza, che valorizza in particolare alcune email precedentemente acquisite dall’Autorità garante della concorrenza. Queste email erano state scambiate per pianificare la campagna promozionale del pandoro. Si prevede quindi che l’accusa possa mutare in truffa, con le prime iscrizioni nel registro degli indagati in arrivo a breve.

Nell’inchiesta, si dovranno esaminare questioni legate al presunto profitto illecito e al danno, in questo caso inflitto ai consumatori, elementi cruciali per configurare l’ipotesi di truffa. Benché non sia un’ipotesi facile da contestare, gli inquirenti stanno lavorando su questo fronte. Nel frattempo, alcune Procure, che avevano aperto fascicoli simili senza ipotesi di reato né indagati a seguito delle segnalazioni del Codacons, hanno comunicato ai pm milanesi di trasmettere gli atti nella città lombarda. Inoltre, nell’inchiesta milanese, dopo il caso del pandoro della Balocco e delle uova di Pasqua prodotte da Dolci Preziosi, verranno esaminate situazioni simili in cui la vendita di prodotti con il marchio Ferragni è stata proposta dalla influencer con finalità benefiche, inclusa la questione relativa alla bambola Trudi menzionata nei giorni scorsi.

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