16 Maggio 2023 - 16.15

ARZIGNANO e CHIAMPO – Analisi PFAS sulle concerie: su 1125 campioni solo 2 superano il limite

Pfas, terminato il monitoraggio dei pozzi privati delle concerie di Arzignano e Chiampo. Su 1.125 analisi effettuate, solo in 2 casi riscontrato il superamento del limite

Su un totale di 1.125 analisi effettaute sui 45 pozzi privati utilizzati dalle concerie di Arzignano e Chiampo per attingere acqua dalla falda per le lavorazioni industriali, solo in due casi sono stati rilevati valori di Pfas superiori al limite. Le due attività produttive interessate sono state avvisate da Acque del Chiampo dei superamenti e ora, per evitare di utilizzare acqua contaminata, potranno allacciarsi all’acquedotto o, in alternativa, utilizzare filtri a carboni attivi in grado di catturare le molecole di Pfas.

“È un risultato molto positivo che va oltre le nostre aspettative – commentano il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia, il vice presidente, Guglielmo Dal Ceredo, e il direttore generale, Andrea Chiorboli -. Acque del Chiampo nel corso del 2022 ha sempre rispettato i limiti di Pfas allo scarico, ma il nostro obiettivo è eliminare qualsiasi presenza di molecole perfluoroalchiliche a monte, anche se si tratta di acqua ad uso industriale che non viene utilizzata per usi alimentari. Grazie a questo monitoraggio, realizzato in accordo con i Comuni di Arzignano e Chiampo nell’ambito del piano di miglioramento continuo, abbiamo capito che la presenza dei Pfas nell’acqua prelevata dalla falda attraverso i pozzi delle aziende conciarie, e quindi immessa nel ciclo produttivo e successivamente nel processo depurativo che ha luogo nell’impianto di Arzignano, è quasi nulla. Ringraziamo le aziende del territorio che hanno collaborato con grande disponibilità. Acque del Chiampo continua anche il monitoraggio degli scarichi industriali delle concerie per individuare eventuali prodotti chimici contenenti i precursori dei Pfas, dandone comunicazione all’autorità di controllo”.

Il monitoraggio dei pozzi privati delle aziende conciarie era partito ad inizio febbraio coinvolgendo 45 pozzi di aziende del distretto, 19 ad Arzignano e 26 a Chiampo. In tre mesi per ogni pozzo è stata verificata l’eventuale presenza di 25 composti Pfas per un totale di 1.125 determinazioni analitiche da parte del laboratorio di Acque del Chiampo e i due superamenti hanno riguardato due aziende di Chiampo per quanto riguarda i Pfos; a fronte del limite fissato per legge a 30 nanogrammi per litro, in un pozzo in un caso è stato rilevato un valore pari a 47 ng/l e in un altro di 99 ng/l.

L’analisi dei pozzi privati si inserisce nella serie di azioni di Acque del Chiampo per risolvere il problema Pfas, per un totale di 26 milioni di euro di investimenti dal 2013 ad oggi per interventi già completati e programmati.

Fra i più recenti, il completamento dei lavori in via Lore a Lonigo per collegare all’acquedotto le utenze civili servite da pozzi privati, ultimo di una serie di interventi sulla rete per consentire di attingere acqua priva di Pfas da fonti esterne all’area contaminata, anche in collaborazione con gli altri gestori e con la Regione Veneto; l’avvio nelle prossime settimane del cantiere per la realizzazione del nuovo centro idrico di Canove di Arzignano da 8 milioni di euro che sarà in grado di trattare oltre 2,7 miliardi di litri d’acqua all’anno; l’installazione di 25 Casette dell’Acqua nei territori dei 10 Comuni soci che nel 2022 hanno distribuito oltre 2 milioni di litri di acqua costantemente controllata attraverso analisi pubblicate sul sito internet di Acque del Chiampo unitamente a quelle dell’acquedotto; i progetti di ricerca con l’Università di Padova per l’individuazione di nuovi microinquinanti e la verifica dell’accumulo dei Pfas negli ortaggi; la messa in rete, insieme agli altri gestori interessati, del sito www.processopfas.it con tutte le informazioni sul processo in cui Acque del Chiampo si è costituita parte civile.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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