ALTAVILLA – Torna dal Marocco con il figlio e si trova senza casa

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Una donna di 35 anni, italiana di origine marocchina, assieme al figlio di 16 anni, sono rimasti senza casa ad Altavilla Vicentina ed ora sono ospitati momentaneamente in albergo all’Hotel Aries di via Leonardo da Vinci a Vicenza Est, in attesa che qualcuno trovi loro una sistemazione.
Una situazione delicata e per nulla semplice che il Comune di Altavilla ed i Servizi Sociali si sono trovati fra capo e collo venerdì 30 settembre, quando la donna è ritornata in Italia dopo essere rimasta con il figlio per tre mesi in Marocco.

La 36enne è sposata con un uomo anch’egli di origine marocchina, di 56 anni. Attualmente i due sono separati. Vive in Italia dal 98, anno nel quale, ancora minorenne, si sposò con l’uomo e dal quale ebbe un figlio.
Al ritorno nella sua abitazione, nella quale si trovava in affitto fino a qualche mese assieme al marito, la donna ha trovato la porta chiusa. Ha quindi contattato i proprietari, che hanno riferito di aver chiuso da tempo il contratto e di essere in procinto di affittare la casa ad altre persone. Il marito della donna, che non pagava l’affitto da dieci mesi, se n’era andato in Francia.
La donna e il figlio minorenne si sono trovati quindi senza un tetto e senza alcun punto di riferimento in Italia. Nella notte fra venerdì e sabato hanno trovato riparo al pronto soccorso, dove il figlio è stato portato in seguito ad un malore. Nel frattempo, la polizia di Vicenza e la polizia locale di Altavilla, si sono attivate per risolvere la situazione assieme al Comune di Altavilla.
“La sistemazione all’hotel Aries è temporanea“, ci dice il sindaco di Altavilla, Claudio Catagini. “Il Comune ha trovato questa situazione a sue spese, solo per alcuni giorni, per far fronte all’emergenza immediata, ma oltre non possiamo andare e di più non possiamo fare, poiché il Comune non ha case popolari disponili o alloggi di sua proprietà. Devo rispettare le regole che valgono per tutti e le situazioni di emergenza sono tante e anche peggiori. La signora in questione è in età lavorativa e può lavorare e cercare alloggio, come fanno gli altri. Purtroppo -conclude Catagini- se ha trovato l’abitazione chiusa è una questione fra lei e il proprietario“. A pesare sulla situazione vi è anche il fatto che la donna, dopo aver richiesto nei mesi scorsi un alloggio ai servizi sociali, non si è mai attivata per fornire la documentazione necessaria al fine di essere inserita in graduatoria, cosa che sarà costretta a fare ora.

P.U.
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non possiamo aiutarla in nulla… purtroppo è può cercare una casa…