16 Ottobre 2023 - 17.54

A Padova il sindaco iscrive altri 5 neonati di famiglie arcobaleno all’anagrafe

Altri cinque neonati con due madri sono stati ufficialmente iscritti all’anagrafe, nonostante la controversia politica che circonda la questione. Il sindaco Sergio Giordani ha continuato senza esitazioni, aggiungendo altre cinque nascite all’elenco, dopo che la situazione è diventata oggetto di contenzioso legale e ha visto il coinvolgimento della Procura.

Le più recenti registrazioni risalgono a soli due settimane fa e coinvolgono due gemelline appena nate. In totale, dall’anno 2017, sono stati firmati 37 atti di questo tipo dagli ufficiali dell’anagrafe, come procedura standard, con tutti i documenti inviati alla Procura. Nel frattempo, la Procura ha presentato 32 ricorsi. La data della prima udienza fissata al tribunale civile di Padova è il 14 novembre, quando il giudice dovrà prendere una decisione in merito.

Nel corso di questi mesi, diverse famiglie arcobaleno hanno manifestato più volte per protestare contro la situazione. L’amministrazione di Padova, come riferito dal Gazzttino, ha proseguito senza sosta, registrando due nascite a luglio, una ad agosto e due gemelline alla fine di settembre. Anche queste cinque iscrizioni sono state comunicate alla Procura, ma finora non sono pervenute contestazioni ufficiali al Comune.

La controversia ha avuto inizio dopo l’invio di una circolare da parte della prefettura di Milano al sindaco Giuseppe Sala, sottolineando che “la formazione in Italia di atti di nascita recanti l’indicazione di genitori dello stesso sesso non è consentita dalla normativa vigente”. La circolare citava una sentenza della Cassazione che proibisce l’utilizzo della maternità surrogata. A Milano, le registrazioni coinvolgevano coppie gay e lesbiche, con varie situazioni specifiche. A Padova, invece, le registrazioni riguardano esclusivamente madri, di cui almeno una è la madre biologica.

Nonostante la controversia e la pressione legale, la posizione della giunta Giordani rimane ferma: “Fino a quando un giudice non ci dirà di fermarci, non lo faremo, ma speriamo che il Parlamento colmi il vuoto normativo”, affermano il sindaco Giordani e l’assessora all’anagrafe, Francesca Benciolini.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA