26 Dicembre 2019 - 9.55

Natale e Capodanno: tu sei superstizioso?

Una delle ricorrenze più sentite da tutti gli uomini, in tutti i continenti, è senza dubbio quella che festeggia la fine dell’anno, e l’arrivo di quello nuovo.
Questo passaggio “astronomico” è accompagnato ovunque da riti e credenze diverse, anche perché la data varia a seconda del calendario adottato.
Così ad esempio l’arrivo del 2020 (anno del topo) verrà festeggiato dai cinesi sabato 25 gennaio, e dai fedeli della Chiesa Ortodossa martedì 14 gennaio.
Le differenze erano ancora più marcate nei secoli passati; e così le regioni che erano sotto il dominio dell’Impero Bizantino, come la Puglia e la Calabria, consideravano “capodanno” ogni 1° settembre, a Venezia “el cao de l’ano” era festeggiato il 1° marzo, mentre Milano seguiva la tradizione spagnola secondo cui l’anno nuovo iniziava con la nascita di Cristo, il 25 di dicembre.
Anche dopo la riforma del calendario giuliano voluta nel 1582 da papa Gregorio XIII (calendario gregoriano), non ci fu subito da parte degli altri Stati Europei, soprattutto quelli protestanti, una convinta adesione al nuovo calendario. E così si continuò a salutare il cambio d’anno in date diverse, fino a quando, nel XIX secolo, la data del capodanno, fissata dal calendario Gregoriano al 1° gennaio, fu riconosciuta a livello internazionale.
Da sempre la notte di Capodanno è una notte speciale.
E’ la notte in cui si “uccide” il vecchio anno, in cui si fanno bilanci della nostra esistenza, si fanno buoni propositi, si dà vita a riti propiziatori basati su credenze che si perdono nella notte dei tempi della tradizione di ogni popolo.
Diciamoci la verità.
Analogamente a quanto avviene con l’Oroscopo, anche per i riti di Capodanno nessuno di noi è disposto a confessare che ci crede, ma in ogni caso li facciamo lo stesso, perché……. non si sa mai. E se magari fosse tutto vero?
Meglio non rischiare.
Noi italiani siamo degli esperti in materia di gesti propiziatori, finalizzati non solo ad attirare la fortuna, ma soprattutto ad allontanare malocchio e disgrazie.
Vediamo alcuni riti scaramantici per un nuovo anno fortunato.
Indossare capi, o meglio biancheria intima di colore rosso
Si tratta sicuramente del più noto e diffuso comportamento consigliato per ogni 31 dicembre. Il colore rosso da sempre è associato alla forza, e considerato portatore di buoni auspici. Non è ben chiaro quale sia l’origine di questa tradizione, ma le mutande rosse sono ancora considerate di buon auspicio per chi spera che il nuovo anno porti un nuovo fidanzato o comunque una nuova passione amorosa.
Non fare il bucato il 1° gennaio
Se si hanno dei panni da lavare meglio farlo a partire dal 2 gennaio, perché fare il bucato il primo giorno dell’anno comporta il rischio di “lavare via la fortuna”.
Lanciare oggetti o vecchi mobili dalla finestra
Questa è una tradizione che forse è meglio evitare, per evidenti motivi di sicurezza. E’ sempre stata molto più diffusa nel regioni dell’Italia meridionale, ed ancora oggi le cronache filmate dei telegiornali di ogni 1°gennaio mostrano ogni sorta di oggetti lanciati dalle finestre a mezzanotte, compresi piatti, water o bidet. Credo ricordiate tutti la famosa scena del film Fantozzi, che a Capodanno vede la sua Bianchina schiacciata da una lavatrice buttata dall’alto di un palazzo. La spiegazione del rito è intuitiva; il 31 dicembre simboleggia la fine di un periodo, e l’inizio di uno nuovo, per cui gettando oggetti vecchi si dà un taglio netto con il passato, sperando in un futuro migliore.
Mangiare 12 chicchi d’uva
E’ una tradizione di origine spagnola, che piano piano si è diffusa anche nel nostro Paese. E’ un rito che so svolge solitamente all’aperto, e consiste nell’inghiottire in tutta fretta 12 chicchi d’uva in contemporanea con i 12 rintocchi della mezzanotte, esprimendo tre desideri. Tenere il ritmo dei rintocchi è meno facile di quel che sembra, per cui si consiglia di evitare di strangolarsi con un acino per traverso. L’uva è simbolo di fecondità e ricchezza; ma se quello che cercate è la fedeltà e la felicità coniugale allora potete optare per il melograno.
Consumare frutta secca, simbolo di prosperità
È uno dei riti più rispettati nei cenoni di fine d’anno. In Francia se ne consumano ben 13 tipi diversi; in Italia ci fermiamo a 7: noci, nocciolo, arachidi, uva passa, mandorle, fichi, datteri.
Consumare lenticchie e fagioli
Obbligatorio il 31 dicembre mangiare zampone, cotechino e lenticchie, ma vanno bene anche altri legumi. La tradizione arriva direttamente dal mondo romano, in quanto i nostri avi vedevano nelle lenticchie, che per la loro forma ricordano le monetine d’oro, un simbolo di prosperità.
Accendere falò e fuochi di artificio
E’ un’usanza analoga a quella di gettare robe vecchie dalle finestre. Inoltre il fuoco è da sempre simbolo di purificazione, e nell’antichità i fuochi venivano accesi per propiziare raccolti abbondanti.
Negli ultimi anni i falò sono andati un po’ in disuso, spostati in occasione della festa dell’Epifania. Ma sono stati soppiantati dai fuochi d’artificio, che sono diventati un vero e proprio rito di Capodanno. Gli spettacoli pirotecnici sono diventati appuntamenti imperdibili in numerose metropoli, da Mosca a Sidney, da Londra a Praga, da New York a Berlino, da Taipei a Dubai da Las Vegas a Rio de Janeiro. Ma anche nelle nostre città migliaia di cittadini si trovano nelle piazze a faccia in su la notte di San Silvestro.
Scaramanzia per single in cerca del Principe azzurro
È una credenza di origine campagnola, e viene consigliata alle giovani ragazze in cerca di marito. In Pratica, se si vuole sapere se una fanciulla convolerà a nozze nel corso del nuovo anno, a mezzanotte l’interessata dovrà lanciare col piede una scarpa verso la porta di casa. Se la scarpa cadrà con la punta rivolta verso l’uscio le nozze sarebbero alle porte, ma se la punta risulterà rivolta verso l’interno dell’abitazione, le probabilità di essere portata all’altare sarebbero scarse.
Tenere soldi in mano
Se quello su cui puntate per il nuovo anno è un aumento delle vostre risorse finanziarie, il consiglio è di tenere in mano una banconota, stringendola bene allo scoccare della mezzanotte. Il messaggio è facile facile: chi ha soldi a Capodanno farà soldi tutto l’anno. Una variante consiste nel bruciare in un portacenere una banconota assieme a tre lenticchie.
Scopare tutta la casa
Si tratta di una superstizione che dice che a Capodanno bisognerebbe spazzare accuratamente tutti i locali della propria casa con una scopa nuova, per evitare che la polvere dell’anno appena passato non comprometta quello nuovo.
Brindisi con botto
Il cin-cin di mezzanotte deve essere fatto con vini che fanno il botto, tipo champagne o spumanti italiani, che secondo molti sono migliori dei cugini francesi. In Russia il brindisi prevede anche che i bicchieri vengano lanciati per terra per assicurarsi la buona sorte.
Bacio sotto il vischio
Chiudo con questa usanza perchè è la più intima. Un Capodanno con i fiocchi non è tale se manca il bacio sotto il vischio con la persona amata.
Non cercate il perché! Fatelo! Perché non c’è nulla di più bello che iniziare un nuovo anno baciando il proprio amore.

Con i riti di Capodanno si potrebbe continuare a lungo. Perché ogni popolo ha i suoi, e ognuno crede che il proprio metodo di propiziare la fortuna sia il migliore, il più efficace.
Un avvertimento per finire. Non vergogniamoci di certe tradizioni. Perché non c’è nulla di male se nella magica notte del passaggio fra l’anno vecchio e quello nuovo usiamo qualche piccolo rito scaramantico. Se questo ci fa stare bene, se ci fa sentire più forti e determinati, se sentiamo che la fortuna stia dalla nostra parte, facciamolo e basta.
Quindi via libera ad un pizzico di superstizione, facendo però attenzione a non farsi governare dal rituale, a non divenirne succubi.
In fondo si tratta di un gioco, e come diceva Erasmo da Rotterdam: “La vita è un gioco della follia in cui il cuore ha sempre ragione”.
Comunque decidiate di vivere la notte del 31 dicembre, e qualunque siano i vostri rituali portafortuna, portate con voi gli auguri di Tviweb.
“Buon 2020 a tutti”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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