7 Dicembre 2017 - 11.11

VICENZA – Parco Querini, in fase di conclusione i lavori di riqualificazione

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Si stanno per concludere i lavori di riqualificazione della collinetta di Parco Querini, iniziati il 12 giugno, e in particolare del primo rialzo arginale dell’isolotto dove si colloca il tempietto del Piovene. A presentare ieri il risultato dell’intervento è stato l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi: “La sistemazione della collinetta è un intervento considerato prioritario perchè la superficie risultava degradata e la sponda erosa a causa del deterioramento inevitabile con il trascorrere del tempo e dall’azione degli animali, opportunamente allontanati prima dell’inizio delle attività. Dopo le analisi geologiche necessarie abbiamo completamente rifatto la palificata di sostegno e rinforzato il terreno al di là dei pali, inserendo pietre e reti che possano evitare, in futuro, l’erosione. Infine  è stato posato altro terreno sopra lo strato di geotessuto collocato sulle pietre. Con l’occasione abbiamo sistemato i percorsi della collinetta, che risultano più agevoli e quindi più accessibili e abbiamo integrato gli elementi a verde. “L’attività di sistemazione di parco Querini prosegue anche in altre zone del parco con fondi relativi ai capitoli della cura urbana – ha concluso l’assessore Balbi – segno dell’attenzione continua che l’amministrazione comunale presta a questo importante parco cittadino. Abbiamo infatti sostituito le assi delle panchine deteriorate mentre è in corso uno studio per capire lo stato delle piante della carpinata lungo viale Rumor, dove alcuni alberi sono a fine vita. Ricordo infine che un importante intervento di recupero sarà quello che riguarda le serre che vedrà l’avvio nella tarda primavera”. Dopo il primo allestimento del cantiere e il realizzo del percorso di accesso dei mezzi d’opera, mediante massicciata in pietra disposta temporaneamente nella peschiera, si è dato avvio alle verifiche geologiche che hanno permesso di installare strumentazioni di indagine sulla consistenza del terreno, parametro necessario a stabilire con precisione dimensioni, profondità e caratteristiche di tenuta della palificata di sostegno. Durante le lavorazioni è stata garantita l’accessibilità dei percorsi pedonali ai fruitori del Parco, realizzando un vialetto di stabilizzato in bypass del cantiere. Nel contempo, grazie all’iniziativa dell’Associazione Civiltà del Verde e alla collaborazione del Gruppo Speleologico Vicentino Proteo, si è eseguita una prima indagine visiva e riprese video nella ghiacciaia presente all’interno della collinetta, grande manufatto a volta costituito da elementi in pietra e mattoni, risalente al 1820 ed ora murato ed interrato agli ingressi. Questa operazione, contestuale al cantiere oggetto di appalto, è stata ritenuta opportuna sia per valutazioni conoscitive, sia per le verifiche della possibile connessione tra il livello idrico della peschiera e la quota di fondo ghiacciaia e il relativo percorso di accesso ipogeo. Esclusa ogni possibile interferenza diretta, si è provveduto all’infissione di una palificata continua con elementi di castagno di sezione tonda di 16-18 centimetri e di profondità media di 4 metri, a sostegno del primo rialzo arginale. La parte interna della palificata è stata resa solidale e rinforzata con l’installazione di una rete antierosione e una gabbionata di pietrame, opera di sostegno completata da un tessuto drenante di contenimento e uno strato adeguato di terreno organico. Le opere a verde hanno contribuito al decoro e dare valore paesaggistico del contesto. La risagomatura delle curve di livello della collinetta, resa possibile dopo l’allontanamento di animali dannosi, la semina del tappeto erboso, la potatura e integrazione della siepe elicoidale di lauro sono i principali interventi manutentivi di ripristino della preesistente morfologia dei luoghi. L’inserimento ai margini della prima gradonata di una bordura di acorus gramineus, erba palustre a ciuffo variegato, il rinforzo arginale della sponda esterna della peschiera con la messa dimora di nuovo bambù nano, sono i principali lavori aggiuntivi di valorizzazione del verde.

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