9 Novembre 2020 - 13.59

VENETO – Rischio ‘arancione’ – Zaia: “Imbarazzanti foto di piazze piene”

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Continuano ad affluire pazienti negli ospedali del Veneto e quasi 200 persone sono ormai in terapia intensiva (VEDI TABELLE COMPLETE DEI DATI). Lontani dal picco di terapie intensive di marzo-aprile (460) ma con una massiccia presenza di pazienti non gravi, che rischiano di compromettere la normale attività sanitaria. Lo ha ricordato il presidente Zaia in conferenza stampa. Secondo indiscrezioni le aree a rischio, destinate al lockdown o comunque a misure più severe di quelle nazionali, sono Liguria, Abruzzo, Umbria e Campania, che -secondo quanto riporta il Corriere della Sera- da gialla può persino diventare rossa. Quando gli è stato chiesto se il Veneto rischia la zona arancione Zaia ha risposto: “Assolutamente sì. Il salto di fascia lo si fa su due fronti, quello sanitario e quello sul distanziamento sociale. Siccome il sistema sanitario tiene per ora, dobbiamo lavorare sul distanziamento sociale, è innegabile questo. Se saremo bravi in un paio di settimane avremo risultati eclatanti, ma se continua così segnatevi la data di ieri e vedrete tra dieci giorni cosa avremo. L’unico problema che abbiamo oggi sul territorio sono gli assembramenti. Non si capisce che per una festa oggi si rischia di farci un mese chiusi in casa domani”.

“Sono imbarazzanti le foto viste in questo ultimo fine settimana delle piazze strapiene di gente, delle scampagnate. Sembra che si viva come se non ci fosse un domani.

Qui per colpa di pochi tutti rischiamo di rimetterci” -ha poi aggiunto stigmatizzando le immagini di assembramenti nelle città del Veneto che si sono moltiplicate sui social. “Non è che se si rinuncia ad una domenica di spritz, alla ‘castagnata’ , cade il mondo” ha aggiunto Zaia. “Se noi dovessimo guardare al sistema ospedaliero – ha concluso – siamo in zona gialla senza problemi, ma guardando ad altre situazioni non sono mica così sicuro”..
  “Da domani il Veneto inserirà anche i test rapidi nel numero dei tamponi per il Covid – attualmente comprende solo i molecolari – perchè sono migliaia ogni giorno, altrimenti il dato ci penalizza rispetto ai positivi”. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia. In Veneto, mediamente, vengono effettuati circa 20.000 tamponi molecolari al giorno, e circa 10.000 test rapidi.

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