18 Agosto 2017 - 15.12

STRAGE BARCELLONA- È di Bassano il giovane Veneto morto nell’attacco dell’Isis

Si chiama Luca Russo la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona. 25 anni, era originario di Marostica e abitava a Bassano del Grappa (Vicenza). Si era laureato in Ingegneria all’università di Padova. Il giovane era nella città catalana con la ragazza, Marta Scomazzon rimasta ferita ma non in gravi condizioni. “Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego” è l’appello disperato che lancia via Facebook Chiara Russo, sorella di Luca.
«Qualche pazzo ha deciso di distruggere un’altra meravigliosa città. In quella città era presente il fratello di una meravigliosa ragazza, e purtroppo di lui non si sa ancora nulla. Sappiamo solo che era lì. Ed indossava dei pantaloncini militari. Fate girare il più possibile, e se qualcuno sa qualcosa, qualsiasi cosa, faccia pure riferimento a me», diceva il post dell’amica Alexia «Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa», aveva postato Luca Russo il 15 giugno, nell’ultimo post visibile sulla sua bacheca Facebook. Una frase che letta ora fa riflettere. Luca Russo il 14 novembre 2015 aveva postato una tour Eiffel e la scritta «peace» e aveva scritto: «La religione è l’oppio dei popoli». Immediato il cordoglio del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che su Twitter ha espresso le sue condoglianze per le due vittime italiane: «#Barcellona Italia ricorda Bruno Gulotta e Luca Russo e si stringe attorno alle loro famiglie. La libertà vincerà la barbarie del terrorismo». Ha voluto far sentire la sua solidarietà anche Luca Zaia, presidente della Regione: «Il Veneto perde uno dei suoi figli – dice Zaia, esprimendo vicinanza alla famiglia per la morte di Luca Russo – , la memoria non può che ritornare all’attentato del Bataclan, in cui è stata barbaramente uccisa la nostra Valeria Solesin».
«Siamo enormemente sconvolti: tutta Bassano è attonita», dice il sindaco della città del Grappa, Riccardo Poletto, dove viveva assieme alla fidanzata Luca Russo, una delle due vittime italiane dell’attentato di Barcellona. «Conoscevo bene il ragazzo perché aveva frequentato il Liceo Brocchi dove io insegno religione, anche se non è stato un mio studente. anche la sua ragazza, Marta Scomazzon – prosegue il sindaco – è nota in città». Poletto ricorda quindi che la giovane fidanzata di Russo, Marta Scomazzon, «è stata impiegata per qualche tempo all’ufficio stampa del Comune. Ragazzi a posto, che avevano il futuro davanti. Viviamo momenti di sbigottimento e incredulità – prosegue il sindaco – anche se in queste ore sale la rabbia per una violenza che non accettiamo. Stiamo pensando – conclude Poletto – a organizzare un momento cittadino di silenzio e partecipazione in ricordo della giovane vittima».

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