Oscar Green 2021: 55mila “Giovani che sfidano il Covid” ai nastri di partenza
“I giovani sono il punto d’incontro tra l’innovazione e la tradizione. Senza i giovani non c’è innovazione, perché siamo noi che guardiamo al futuro e possiamo contribuire a migliorarlo. L’innovazione ci permette di tutelare il territorio. Grazie alle nuove tecnologie possiamo effettuare concimazioni mirate, ridurre le lavorazioni meccaniche, quindi il compattamento del terreno. L’innovazione, in agricoltura quanto negli allevamenti, ci permette di risparmiare denaro e tempo, senza compromettere la qualità del prodotto”. Con queste parole Marco Buratti, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Vicenza illustra lo spirito che sta dietro all’edizione 2021 di Oscar Green.
La 15a edizione del
premio rivolto ai giovani che hanno
scelto di impegnarsi in agricoltura, le cui iscrizioni sono aperte fino al 15
maggio 2021, contempla sei categorie ed ha un tema importante: “Giovani che
sfidano il Covid”. La prima, “Sostenibilità e transizione ecologica”,
premierà quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che
tutelano, valorizzano e recuperano, e che, rispondono ai principi di economia
circolare ed alla chimica verde, riducendo al minimo la produzione di rifiuti,
risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente.
La categoria “Campagna Amica” promuove e valorizza i prodotti made in
Italy attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte
a favorire l’incontro tra impresa e cittadini. “Creatività” è la parola
d’ordine di quelle esperienze imprenditoriali orientate all’introduzione di
innovazioni produttive e distributive, anche in grado di creare opportunità
lavorative, e alle capacità di raccontarle. “Impresa Digitale”
mette sotto i riflettori le aziende che coniugano tradizione ed innovazione
attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione
digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività
all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita
quali l’e-commerce o il web marketing.
“Fare Rete” prende in esame i progetti
promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e
tecnologia, così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino
agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica. “Noi per il
sociale”, infine, premia le iniziative volte a rispondere a bisogni della
persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee
innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al
tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale.
“Il rinnovato fascino della campagna per i giovani – sottolinea il delegato Buratti – si riflette nella convinzione comune che in tempi di pandemia l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità di innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare”.
Le imprese che corrono per l’Oscar Green sono rappresentative di un modello di innovazione sostenibile in agricoltura, che affonda le sue radici nella terra e nelle comunità. “L’Oscar Green è una vetrina importante dell’innovazione, con riflessi sociali e non solo. Un’occasione importante per crescere ulteriormente e creare sinergie con altre aziende del territorio. Essere un agricoltore oggi non significa solo lavorare il campo o accudire gli animali, occorre essere degli imprenditori per competere ed essere pronti ad affrontare i mercati”.