14 Settembre 2017 - 10.00

Il grande Luis Sepúlveda a Vicenza per presentare “Storie ribelli”

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Martedì 19 novembre il grande autore cileno Luis Sepúlveda è a Vicenza per presentare il suo nuovo libro “Storie ribelli” pubblicato, come tutti i suoi lavori precedenti, dalle edizioni Guanda. L’incontro si tiene al Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna Conversazioni off 2017, a dialogare con lo scrittore c’è Ranieri Polese, giornalista e curatore del volume, all’attore Roberto Cuppone è affidata la lettura di alcuni estratti del libro.
Sepúlveda torna nella nostra città dopo l’affollatissimo incontro dello scorso anno alla libreria Galla – che promuove con le edizioni Guanda l’evento – per parlare di un libro in cui raccoglie le tante storie diverse che hanno composto la sua vita che è stata, ed è, un mosaico di scrittura e politica, poesia e lotta, giornalismo e dissidenza. Una vita davvero intensa e travagliata che vale la pena di conoscere. Il libro ripercorre tutte queste stagioni, dall’impegno giovanile in politica, alla dissidenza quindi il carcere e infine l’esilio dal suo Cile stretto nella morsa della dittatura di Pinochet. L’impegno politico o, più semplicemente, umano e civile di Luis Sepúlveda è indistinguibile dalla sua attività creativa, non solo nella parte giornalistica ma anche in quella più squisitamente letteraria. I suoi romanzi più famosi hanno sempre come perno quello di una presa di coscienza del mondo e di una conseguente assunzione responsabilità. Anche le sue straordinarie storie per bambini, prima fra tutte “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, diventata ormai un classico della letteratura contemporanea, raccontano sempre di personaggi che si assumono, di fronte alla comunità e a se stessi, una responsabilità, prima fra tutte quella di non accettare l’ingiustizia, la violenza, la menzogna.
Non diversamente, in questa raccolta di “Storie ribelli” Sepúlveda racconta la sua storia di uomo e di scrittore, del suo essere un uomo e uno scrittore che non accetta, anche a costo di pagare un altissimo prezzo personale, la violenza e la menzogna. È per questo che dalle sue storie, a prescindere dal pubblico al quale sono destinate, dalla qualità di scrittura, dall’intensità dell’immaginazione e dalla poesia di cui sono pervase, si sprigiona sempre una forza morale davvero rara nel panorama della letteratura contemporanea.

Il libro
Storie ribelli di Luis Sepulveda è un insieme di tanti racconti, un puzzle che costituisce insieme la vita del grande scrittore e attivista politico. Il creatore di” La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, e di tanti romanzi cileni con il sapore della ricostruzione storica, qui invece parla di se stesso, del suo cammino. La narrazione comprende un arco di circa quarant’anni di cammino, prima della dissidenza, prima dell’esilio che Sepulveda fu costretto a intraprendere per salvarsi la vita e pur lasciandosi alle spalle il Cile con la sua bellezza e con le sue passioni forti. Ma la dittatura non lascia scampo. Si parte da quell’11 settembre 1973 in cui la storia cominciò a cambiare e in cui Allende fu assassinato. Sepulveda ci conduce all’interno del palazzo della Moneda e ci fa vedere la scena attraverso gli occhi di Oscar Reinaldo Lagos Rios, il ragazzo più giovane della scorta di Allende, che rimase al suo fianco fino alla fine, non cedendo alla paura e alla voglia di vivere, al di là delle convinzioni politiche. Storie ribelli si conclude invece con un racconto che commenta la morte di Pinochet il dittatore e fa una carrellata di tutte le persone che sono rimaste impunite per i loro terribili crimini perpetrati durante quegli anni. Il primo e l’ultimo racconto segnano così l’inizio e la fine di un ciclo non solo politico, ma anche umano. Tra di loro c’è il racconto, la letteratura e gli amici poeti e maestri scrittori, come Neruda e Saramago, che hanno condiviso il cammino con Sepulveda.

L’autore
Luis Sepúlveda è nato in Cile nel 1949 e vive in Spagna, nelle Asturie. I suoi libri sono editi in Italia da Guanda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal Cono Sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ritratto di gruppo con assenza, Ultime notizie dal Sud, Tutti i racconti, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, Un’idea di felicità (con Carlo Petrini), Trilogia dell’amicizia, L’avventurosa storia dell’uzbeko muto e Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà.
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, ricordiamo che Sepúlveda è dottore honoris causa alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Urbino, che nel 2014 ha vinto il Premio Chiara alla carriera e nel 2016 il Premio Hemingway per la Letteratura.

martedì 19 settembre 2017 ore 18.00
Teatro Olimpico
nell’ambito di Conversazioni off 2017

Luis Sepúlveda
Storie ribelli
Guanda, 300 pagine – 18,00 euro

Dialoga con l’autore Ranieri Polese
Legge Roberto Cuppone

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria scrivendo a biglietteria@tcvi.it

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