27 Marzo 2020 - 10.40

Coronavirus, via libera alla vendita di piante e fiori

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Finalmente l’ufficialità: via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai. Il premier conte, infatti, ha accolto la richiesta del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

Il Governo precisa che “l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro, tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore”.

Coldiretti Vicenza fa proprio l’appello del presidente Prandini: “lanciamo un appello alla grande distribuzione, ai mercati ed a tutti i punti vendita aperti, affinché promuovano la vendita di fiori e piante Made in Italy”.

Il risultato dell’emergenza con il blocco delle vendite è stato pesante, con migliaia di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai vicentini, dove sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale, grazie ai tanti appassionati dal pollice verde che con l’aprirsi della stagione riempiono di piante e fiori case, balconi e giardini.

“Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sulle restrizioni per contenere il contagio i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori del territorio e – conclude Cerantola – si stanno organizzando per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail, per consentire ai cittadini di restare a casa senza rinunciare all’emozione di stare a contatto con la natura”.

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