10 Febbraio 2017 - 13.59

ARRESTO QUERO – Donazzan: “Giunta screditata che ha screditato la città”

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“Ma quante ne ha fatte Matteo Quero?” – sbotta Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto di Forza Italia. “Variati dopo il primo episodio increscioso risalente a qualche anno fa, disse di volergli dare una seconda possibilità. Siamo però passati dall’alcool alla droga. Di fronte ad episodi come questo ne perde la città di Vicenza, per responsabilità diretta dello stesso Quero e indiretta di Variati&co.
Chiedo -continua Donazzan- che la cosa venga dibattuta in consiglio comunale e che la maggioranza venga stanata sulle scelte politiche e personali del sindaco o di chi governa la città. Ovvio che chiedo le dimissioni di Variati e della sua giunta, ma so già che alla richiesta si risponderà con un’alzata di spalle, fregandosene del danno di immagine gravissimo fatto a Vicenza. Vogliamo però sapere se la nomina di Quero ad AMCPS dipenda da una scelta amicale di Bulgarini, personale del sindaco, o consapevole della maggioranza che governa Vicenza. Quero non è nuovo a comportamenti oltre la decenza ed è stato riconfermato in ruoli apicali. Qualcuno ne deve rispondere”.
Dopo l’intervista a Tviweb, Elena Donazzan aggiusta il tiro con un comunicato stampa:
“Ricordo ancora le parole pronunciate dal sindaco Variati nel 2008 dopo che Matteo Quero fu denunciato dai carabinieri per guida in stato d’ebbrezza: “Noi pensiamo che chi sbaglia deve pagare – disse il primo cittadino – e Quero pagherà per quello che è stato certamente un errore. Ma siamo convinti che tutti devono avere la possibilità di rimediare, una seconda opportunità di redenzione”. Ebbene, dalle cronache odierne pare che Quero abbia imparato quella lezione, abbandonando l’alcol…per darsi alla droga”.
Esordisce con sarcasmo l’assessore regionale del Veneto di Forza Italia, Elena Donazzan, commentando la notizia dell’arresto in Germania per detenzione di stupefacenti dell’amministratore unico di Amcps, Matteo Quero.

“Al netto delle facili ironie – riprende Donazzan – la faccenda è grave. Sono sempre stata convinta, senza ipocrita perbenismo, che per un amministratore non esista confine tra vita pubblica e privata, perché la politica, a maggior ragione in un periodo in cui vede minata la propria credibilità, deve essere intrapresa con stile e trasparenza. Un amministratore non può permettersi di compiere il contrario di ciò che chiede ai cittadini e se lo fa deve pagare, punto.
Qui oggi ci troviamo di fronte a un arresto e quindi Quero dovrebbe ritirarsi definitivamente a vita privata per evitare di esporre le proprie debolezze e l’immagine di Vicenza al pubblico ludibrio della stampa locale e nazionale, cosa peraltro già accaduta”, attacca l’assessore regionale.

“Accanto alla responsabilità diretta di Quero – chiosa Donazzan- c’è quella indiretta di Variati che lo ha scelto per ben due volte. E oggi l’unica vittima di tradimento è la città di Vicenza che ha subito un significativo danno d’immagine”.

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