Zaia: Veneto in zona rossa, tra scuole chiuse e corsa ai vaccini
Tanti temi toccati dal Presidente di Regione Luca Zaia nell’odierna conferenza stampa. A tenere banco, il fatto che il Veneto resterà in zona rossa: pur con un indice RT di 1.23, il numero di casi (attualmente 254 ogni 100 mila abitanti) obbliga tutta la regione a restare in rosso, almeno fino a quando non si sarà scesi sotto la soglia dei 250 casi ogni 100 mila abitanti. L’auspicio è che da dopo Pasqua, dal 6 aprile, si possa tornare velocemente in arancione e successivamente in giallo, in modo da poter garantire la ripresa dell’attività a quelle classi di lavoratori rimaste bloccate.
A tenere banco però è stata anche la scuola: Zaia ha ribadito l’importanza di riuscire ad aprire al più presto gli istituti, utilizzando un progetto per lo screening con tamponi, sottolineando però la competenza dello Stato in materia e ribadendo ancora una volta la necessità di riportare gli alunni tra i banchi, vista la mancanza di socializzazione legata alla DAD.
Il Presidente di regione ha poi ricordato i numeri dei vaccini: il Veneto sta somministrando 24’000 dosi al giorno e l’obiettivo è arrivare a 30 mila entro breve. Per favorire questo incremento, la regione sta studiando sistemi per accelerare la corsa: gli accompagnatori conviventi degli over-80 ora potranno essere vaccinati presentandosi assieme al loro convivente all’orario prestabilito; inoltre, le Ulss hanno avviato bandi interni per reclutare medici e persone disponibili a collaborare per risolvere le pratiche di accettazione. Inoltre, la Regione ha raggiunto un accordo con le farmacie, che potranno favorire la prenotazione per la somministrazione dei vaccini.