16 Ottobre 2017 - 17.32

VICENZA –Tessuto sociale, la filiera intelligente degli abiti used

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA

Ogni anno le cooperative sociali del Consorzio Prisma recuperano oltre 1.300 tonnellate di indumenti usati. Il 12 ottobre è nato il marchio “TESSUTO SOCIALE” per la raccolta degli indumenti usati. Un nuovo modo di riciclare gli abiti, che si pone come obiettivo la costruzione di una filiera etica dell’indumento usato all’interno del territorio vicentino, impiegando persone svantaggiate nel progetto stesso. Una specie di “km 0 degli indumenti usati”, con il beneficio di carattere ambientale dato dal riuso degli abiti, permettendo la riduzione della quantità di rifiuti massimizzando il recupero. Un chilo di abiti usati, infatti, riduce di 3,6 chili l’emissione di anidride carbonica, 6mila litri in meno di consumo d’acqua, 0,3 chili di fertilizzanti, 0,2 chili di pesticidi. Gli indumenti, nell’impianto di selezione di Vicenza, vengono scelti per i negozi di abbigliamento usato o trasformati in pezzame. Solo il non riciclabile diventa macero. Il nuovo brand è gestito da 5 cooperative sociali vicentine del Consorzio Prisma, che già oggi ai quattro angoli della provincia si occupano della raccolta e selezione di abiti usati, per poi rivenderli nei punti vendita di Arzignano, Romano d’Ezzelino e Vicenza

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA