7 Maggio 2016 - 5.28

VICENZA – La Basilica senza mostre e il ritorno di Goldin

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Vicenza resta senza mostre! Si parlava di una grande mostra in autunno per la Basilica Palladiana di Vicenza che però non si farà. La città, dopo l’ubriacatura internazionale portata dagli allestimenti di Linea D’Ombra si era ormai abituata ai grandi classici della pittura e ai rocamboleschi accostamenti fra epoche artistiche diverse (vedi Tutankhamen e Picasso) ma ora vivrà una fase relativamente lunga di digiuno. Motivo? I costi gonfiati per lo smantellamento e la realizzazione di un nuovo allestimento. Quanto si dovrà aspettare. La risposta sembra essere: le fasi finali della campagna elettorale del 2018.
L’assessore alla Crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini D’Elci ha già frenato sul nascere qualsiasi polemica sui ritardi parlando, in un’intervista al Corriere del Veneto, di un’occasione anziché di un intoppo: il grande salone del piano nobile, che fino a qualche decennio fa veniva usato anche per le partite di basket, ora privo delle strutture occlusive realizzate per gli allestimenti goldiniani, sarà a disposizione dei visitatori, che potranno vederlo per la prima volta dopo il restauro. L’apertura è prevista per giugno ed il Salone rimarrà vuoto almeno per sei mesi con ingresso a pagamento (2 euro per i vicentini e 4 per i turisti).
Mentre il vetusto allestimento che ha già sostenuto tre mostre viene smantellato, assicura Bulgarini, ne è allo studio uno nuovo, che sarà progettato per altre grandi esposizioni con nuove teche e impianti. Una struttura dell’architetto Mauro Zocchetta che consiste in una grande ‘V’ lunga 37 metri e larga 15. Costo 200 mila euro, rispetto ai 170 mila previsti. Se, infatti, si utilizzeranno i vecchi impianti tecnologici precedenti, bisognerà acquistare nuovi pannelli. Cosa significa? Salone vuoto per molto tempo e la mostra sulla Grande Guerra prevista a settembre verrà trasferita a Palazzo Chiericati.
La domanda è: quando torneranno le grandi mostre in Basilica? Voci di corridoio parlano di un nuovo accordo fra il sindaco Achille Variati e Lineadombra di Goldin. Il Primo Cittadino avrebbe, insomma, già chiuso il patto con Goldin per il suo ritorno a Vicenza nella stagione a cavallo tra il 2017 e il 2018, in concomitanza con la campagna elettorale che potrebbe vedere il lancio alla candidatura a sindaco di Bulgarini e la promozione romana di Variati probabile capolista del PD alla Camera. Il patron di Linea d’Ombra dovrebbe portare i Basilica le opere dei grandi artisti del primo Novecento, pare. Ma il 2016 e buona parte del 2017 potrebbero passare senza i grandi eventi annunciati.

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