14 Aprile 2015 - 13.44

VICENZA – GUARDIA DI FINANZA: UN ANNO DI NERO, EVASIONE E FURBETTI

La Guardia di Finanza di Vicenza ha diffuso i dati relativi all’attività svolta nel 2014. Pur essendo nella media nazionale, risultano in aumento i casi di irregolarità, soprattutto sul fronte lavoro. Ecco il bilancio nel dettaglio

CONTRASTO ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA
L’impegno a contrasto dell’evasione fiscale e all’economia sommersa, che continua ad essere la prioritaria missione istituzionale del Corpo, si è sviluppato attraverso l’esecuzione di oltre 700 controlli fiscali, 390 verifiche ai fini di Iva e imposte dirette, oltre 5100 controlli strumentali nonchè con l’esecuzione di 71 indagini di polizia giudiziaria. In tale contesto, nel corso del 2014 sono stati denunciati 168 soggetti per reati tributari in relazione a numerose evasioni e frodi fiscali (ad esempio, per aver utilizzato o emesso fatture per operazioni inesistenti, per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni ovvero per aver occultato o distrutto le scritture contabili), che hanno prodotto effetti negativi per l’economia, ostacolando la normale concorrenza tra le imprese e danneggiando i cittadini e gli imprenditori onesti.
In tale ambito, per rafforzare l’azione di contrasto a tali fenomeni, sono state sistematicamente avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte rivolte ai sequestri dei beni nella disponibilità dei responsabili, in funzione della confisca, in misura equivalente ai tributi evasi. Ciò ha consentito di sequestrare beni per oltre 10 milioni di euro.
Nello specifico, l’attività operativa svolta dal Fiamme Gialle beriche ha consentito di rilevare 71 casi di frodi all’Iva.
Tra le frodi scoperte si segnala il caso emerso a seguito di una verifica effettuata dalla Tenenza di Thiene nel corso della quale sono stati constatati costi indeducibili riferiti a fatture per operazioni inesistenti per oltre 4 milioni di euro. In tale ambito è stato rilevato che nei conti correnti personali dei soci confluivano ingenti somme di denaro giustificate come restituzione di finanziamenti ai soci in realtà mai avvenuti ovvero somme contabilizzate come destinate a pagamenti di ignari soggetti terzi. Grazie a tale sistema di frode i tre soci dell’azienda verificata, in una sola annualità, hanno beneficiato nei propri conti correnti di somme in nero per oltre 700.000,00 euro.

Le frodi individuate nel settore della fiscalità internazionale sono state 18, tra le quali si segnalano i casi emersi nell’ambito di due verifiche fiscali effettuate dalla Tenenza di Arzignano nei confronti di altrettante società formalmente residenti in Romania ma con la gestione amministrativa e l’oggetto principale dell’attività in Italia. Le società erogavano servizi di assistenza domiciliare alle persone mediante l’impiego di personale di origini straniere, omettendo tutti gli adempimenti fiscali. Sono stati quantificati ricavi non dichiarati per più di 1 milione di euro.
Il Nucleo PT ha eseguito due verifiche nei confronti di altrettante società con sede formale in due paesi dell’Est Europa, operanti nel settore dell’autotrasporto, che di fatto erano gestite nel territorio nazionale presso le sedi delle rispettive case madri. In tale ambito è stato ricostruito un volume d’affari pari a complessivi 66,2 milioni di euro.

Nella lotta all’economia sommersa sono stati scoperti 85 “evasori totali”.
La Tenenza di Schio ha scovato una agenzia di viaggi scledense completamente sconosciuta al fisco. Sulla base della documentazione acquisita ed attraverso l’inoltro di questionari a ben 32 “tour operators”, tra i più importanti a livello nazionale, sono stati ricostruiti, dal 2010 al 2013, 700 mila euro di ricavi occultati. Lo stesso Reparto ha scoperto anche una dentista abusiva operante a Valdagno da più di 20 anni, evasore totale, mai laureata
La Compagnia di Bassano del Grappa ha svolto diversi servizi nel settore del sommerso d’azienda e dell’abusivismo commerciale individuando, tra l’altro: una parrucchiera di Cassola, che operava abusivamente in un seminterrato munito di 4 postazioni di lavoro e dotato delle più recenti ed evolute attrezzature professionali; un piccolo centro estetico di Rosà, totalmente abusivo, munito di tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere l’attività; una officina meccanica operante abusivamente a Tezze sul Brenta in un locale di 160 mq, con 2 ponti elevatori e tutta l’attrezzatura necessaria (al momento dell’accesso erano in fase di riparazione 8 autovetture); una carrozzeria abusiva, operante a Romano d’Ezzelino in un locale di circa 200 mq, con un forno di verniciatura di 30 mq (al momento dell’accesso erano presenti 9 autovettura e un lavoratore in nero).

La cornice di tutela ispettiva è stata completata da oltre 4000 interventi in materia di ricevute e scontrini fiscali, con la constatazione di 1191 irregolarità, pari a circa il 30% degli interventi operati.
In tale ambito merita menzione il servizio svolto dai militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Schio che, durante il controllo economico del territorio, hanno individuato un furgone condotto da un panettiere – carico di sacchetti di pane, pronti per la consegna a domicilio, privi della prevista documentazione fiscale – che effettuava consegne a domicilio completamente in nero (nella circostanza sono state contestate 123 mancate emissioni). Gli ulteriori accertamenti effettuati presso il panificio hanno consentito di constatare, inoltre, la presenza nei locali di due lavoratori impiegati in “nero”.

Particolare attenzione è stata rivolta anche al settore del “contrasto al sommerso da lavoro”; sono stati individuati 101 imprenditori (operanti prevalentemente nei settori: commercio, ristrutturazioni edilizie, trasposto merci su strada, bar/ristoranti, lavori di meccanica) che si sono avvalsi di 199 lavoratori in nero e 118 lavoratori irregolari, con conseguente evasione contributiva e fiscale.
In tale settore si segnalano i seguenti servizi effettuati: dalla Compagnia di Vicenza nei confronti di un laboratorio tessile cinese di Brendola, nel quale sono stati identificati n. 7 lavoratori “in nero” di cui n. 4 sprovvisti di regolare permesso di soggiorno; dalla Tenenza di Schio presso un noto ristorante scledense ove sono stati individuati 45 i lavoratori in nero; dal Nucleo PT di Vicenza che, nel corso di un controllo fiscale ad un’impresa di medie dimensioni operante nel settore della meccanica, ha rinvenuto documentazione extracontabile comprovante la costante corresponsione di importi “fuori busta” a numerosi lavoratori (9 lavoratori “in nero” e 42 lavoratori irregolari) ai quali erano stati corrisposti oltre 250 mila euro in nero.

LOTTA AL GIOCO ILLEGALE
Nel quadro della più ampia azione contro l’evasione fiscale, la Guardia di Finanza punta alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse. In tale contesto, l’attività del Fiamme Gialle beriche si è concretizzata con l’esecuzione di 131 interventi di cui 13 irregolari e con il sequestro di 3 apparecchi e congegni da divertimento.

VIGILANZA SULLA SPESA PUBBLICA
Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine nazionale o comunitaria ha avuto, anche per la scorsa annualità, un rilievo centrale nell’ambito delle attività istituzionali svolte dalla Guardia di Finanza. Il controllo della spesa pubblica attuato dal Corpo – contrastando truffe, abusi e sprechi, specialmente con l’acuirsi della crisi economica – favorisce migliori e sempre maggiori servizi alla collettività.
L’attività del Fiamme Gialle beriche si è concretizzata con il controllo di 41 soggetti percettori di finanziamenti dell’Unione Europea e di incentivi nazionali alle imprese. In tale ambito i controlli effettuati con riferimento a circa 15 milioni di euro di contributi erogati hanno portato alla denuncia di 4 persone e alla proposta di sequestro finalizzato alla confisca di beni per un valore pari ai contributi indebitamente percepiti per oltre 6,3 milioni di euro.
L’attività ispettiva del Corpo ha interessato anche il settore della spesa sanitaria con l’esecuzione di 24 interventi, la denuncia di 2 persone e la constatazione di una frode accertata di oltre 272 mila euro.
Sul versante dei reati contro la P.A., nel corso del 2014, la Guardia di Finanza di Vicenza ha eseguito 17 interventi (per reati di peculato, concussione, corruzione, esercizio abusivo della professione, oltraggio resistenza a Pubblico Ufficiale) con 2 soggetti tratti in arresto,15 denunciati a piede libero e il sequestro di 11 mila euro.

Nell’ambito delle PSA (prestazioni sociali agevolate) e dei Ticket sanitari l’azione del Corpo è finalizzata a garantire la maggiore “equità fiscale” per tutti i cittadini nonché il corretto impiego delle risorse pubbliche, al fine di consentire che taluni benefici previsti per legge siano indirizzati verso tutti coloro che ne abbiano giustificato bisogno. In tale settore sono stati eseguiti 153 controlli di soggetti fruitori di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari per la verifica dei requisiti legittimanti l’aiuto statale, dei quali 76 avevano beneficiato delle previste agevolazioni (borse di studio, buoni libro, buoni mense scolastiche) senza i prescritti requisiti, con recupero di contributi percepiti per oltre 17 mila euro. Per quanto riguarda le PSA i 55 interventi con esito positivo hanno riguardato 30 soggetti nati in Italia e 25 all’Estero. Nell’ambito dei controlli relativi ai ticket sanitari, su 23 controlli eseguiti, sono stati verbalizzati 22 soggetti, i quali avevano illegittimamente fruito delle agevolazioni previste per redditi inferiori. La Tenenza di Asiago, in particolare, nel corso di un controllo effettuato nei confronti di un nucleo familiare destinatario di buoni libro e buoni per borse di studio; ha rilevato l’occultamento nella dichiarazione ISEE di un patrimonio mobiliari ed immobiliare pari ad oltre 100 mila euro.
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AGGRESSIONE AGLI INTERESSI ECONOMICO-PATRIMONIALI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
In tale settore, l’azione di sevizio persegue lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti (riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori, ecc.), che, minando alla radice il tessuto socio-economico, impediscono alle imprese oneste di competere in modo legale e virtuoso. Gli interventi si sviluppano attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria, l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette e i controlli sulle movimentazioni transfrontaliere di valuta.

Nella stessa prospettiva, molta importanza rivestono anche le ispezioni ed i controlli nei confronti dei destinatari della normativa antiriciclaggio (intermediari finanziari, money transfer, società fiduciarie, ecc.), al fine di verificare il corretto adempimento dei relativi obblighi (adeguata verifica della clientela, registrazione dei dati e segnalazioni delle operazioni sospette) e prevenire l’utilizzo del sistema finanziario per movimentare capitali di origine illecita.
In tale contesto sono state sviluppate 2 ispezioni e 2 controlli e sono state approfondite 272 segnalazioni per operazioni sospette che si sono concretizzate in 26 procedimenti penali e 16 contestazioni amministrative.

Per il reato di usura sono stati eseguiti 5 interventi con la denuncia di 3 soggetti di cui 2 tratti in arresto.
In tale settore su proposta della Tenenza di Arzignano, il Tribunale di Vicenza ha disposto la confisca – in applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali (artt. 24 e seguenti del D.Lgs. n. 159/2011, cosiddetto Codice Antimafia) nei confronti di sette soggetti, tra i quali un indagato precedentemente tratto in arresto, suoi familiari e soggetti compiacenti (fittizi intestatari) – di 29 immobili tra case di civile abitazione e relative pertinenze, locali adibiti ad attività commerciale, vigneti, aree rurali, riconducibili direttamente e indirettamente all’usuraio.

Nell’ambito dei reati fallimentari e societari l’attività delle Fiamme Gialle beriche si è concretizzata con lo sviluppo di 28 interventi e la verbalizzazione di 58 soggetti dei quali 4 in stato di arresto ed operati sequestri per circa 30 milioni di euro.

TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETA’ DEI CONSUMATORI

Per quanto concerne gli interventi in materia di sicurezza dei prodotti ed il contrasto alla contraffazione di brevetti e di marchi l’attività delle Fiamme Gialle beriche ha avuto la finalità di tutelare l’integrità del mercato e la libera concorrenza, salvaguardando gli interessi della collettività e degli operatori economici onesti. In tale ambito, sono stati sequestrati oltre 23 mila pezzi carenti della marcatura di sicurezza e potenzialmente pericolosi, di cui quasi 1000 gli articoli cosmetici, 117 le apparecchiature elettroniche, oltre 22 mila articoli di bigiotteria nonché circa 800 capi di abbigliamento, accessori ed altri articoli contraffatti. Complessivamente sono stati verbalizzati 21 soggetti dei quali 8 denunciati all’A.G.
In tale settore di servizio, dal 2014, è inoltre attivo il Sistema Informativo Anti Contraffazione della Guardia di Finanza (SIAC), una piattaforma informatica plurifunzionale, per il supporto delle attività operative dei Reparti del Corpo e delle altre Forze di Polizia. Attraverso l’apposito sito internet liberamente accessibile al pubblico, il sistema offre ai cittadini informazioni e consigli utili sul mondo della contraffazione e consente ai titolari dei marchi di concorrere fattivamente nel contrasto dei traffici illeciti sul territorio, mediante la condivisione di dati ed elementi utili per riconoscere i prodotti veri da quelli falsi.

CONTRASTO TRAFFICI ILLECITI

L’efficace azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sviluppata sistematicamente anche nell’ordinaria attività di controllo del territorio, si è sviluppata attraverso 136 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di 154 soggetti di cui 23 in stato di arresto e 14 denunciati a piede libero. Complessivamente sono stati sequestrati 40 Kg. di sostanza stupefacenti (hashish e marijuana, cocaina ed eroina).
Sono stati effettuati, inoltre, numerosi interventi a carattere preventivo, con l’ausilio delle unità cinofile della Compagnia di Vicenza, presso luoghi ed aree locali di potenziale interesse per il fenomeno dello spaccio, soprattutto diretto ai più giovani, quali locali, plessi scolastici, stazioni e luoghi di ritrovo.
In tale ambito, lo scorso mese di ottobre, con l’ausilio delle unità cinofile, i finanzieri della Compagnia di Vicenza, hanno accertato un’attività di spaccio, nei pressi di alcuni Istituti scolastici di secondo grado ed hanno denunciato al Tribunale dei Minori di Venezia 2 soggetti dei quali uno successivamente condotto in stato di arresto presso il Centro di prima accoglienza di Treviso in quanto vendevano droga a studenti al termine delle lezioni.

IL CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO ED IL SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITA’ 117

Il controllo economico del territorio è garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di Pubblica utilità “117”.
In tale settore, si sottolinea che l’impegno di uomini e mezzi profuso nello svolgimento del servizio di pubblica utilità “117”, si è tradotto in una incisiva presenza delle pattuglie sul territorio (per un totale di 1.460 pattuglie presenti sul territorio della provincia), in termini di concorso con le altre forze dell’ordine, contribuendo cosi nell’azione globale di mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. II servizio ha anche risposto a numerose chiamate da parte dei cittadini per segnalazioni di illeciti amministrativi e penali, che, per la maggior parte, hanno riguardato casi di evasione fiscale e la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali nonché il lavoro nero.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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