10 Luglio 2024 - 16.18

VENETO – Sopralluoghi per cercare prove dell’omicidio di Alex (fu seguito dai due guaritori colombiani)

Oggi i Carabinieri, insieme a specialisti, sono tornati all’abbazia di Vidor, nel trevigiano, per setacciare la struttura sconsacrata e i percorsi che conducono al fiume Piave. L’obiettivo è individuare il punto in cui è stato ucciso Alex Marangon, il 25enne barista di Marcon (Venezia), scomparso il 30 giugno e il cui corpo è stato ritrovato il 2 luglio su un isolotto del fiume alle Grave di Ciano.

Gli investigatori si stanno concentrando sia sull’interno che sull’esterno dell’edificio, nella speranza di trovare indizi utili alle indagini. In particolare, si stanno cercando tracce di sangue e l’oggetto usato per l’omicidio, che potrebbe essere un bastone o una pietra, compatibili con le ferite riscontrate sul corpo del giovane.

La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario. Al centro delle indagini ci sono due guaritori colombiani, indicati dai testimoni come le ultime persone ad aver visto Alex in vita. Secondo le testimonianze, i due avrebbero seguito Alex mentre si allontanava dalla chiesa dell’abbazia, apparentemente in stato di alterazione, probabilmente a causa di allucinogeni consumati durante un rito sciamanico.

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