5 Luglio 2016 - 10.42

SANTORSO – Bivacco nomade nel parcheggio dell’ospedale, esplode la protesta

soccorso

Per restare aggiornati sulle notizie di Schio e dell’Alto Vicentino iscriviti alla pagina SCHIO – THIENE – BASSANO – ALTO VICENTINO NEWS

SANTORSO – Sono ripartiti ieri sera, lasciandosi alle spalle una scia di proteste e di indignazione. Si tratta di due camper della famiglia Kari, stanziati ormai da una decina di giorni nel parcheggio dell’ospedale di Santorso per assistere Vianello Kari, 43 anni, il capofamiglia gravemente ferito da un colpo di pistola sparato da alcuni componenti di una famiglia rivale, gli Helt. Una permanenza che ha destato più di qualche obiezione fino a sfociare in pesanti commenti anche all’interno dei social. Come riporta il Giornale di Vicenza, l’Ulss, in ogni caso, sostiene la legittimità della presenza di questi soggetti. «Sostare con il camper non è irregolare. È un veicolo equiparabile ad un’auto e non vi è campeggio se il mezzo è regolarmente in sosta, senza abbassare i piedini di stazionamento». Senza contare che, pare, il ticket del parcheggio sarebbe stato regolarmente pagato fin dal primo giorno.
Ciò non toglie, tuttavia, gli oggettivi problemi igienici dovuti alla presenza di così tante persone, disagi a cui l’azienda ospedaliera ha cercato di ovviare mettendo a disposizione dei familiari di Kari una canna dell’acqua per la pulizia personale, cosicché non venissero utilizzati i bagni dell’ospedale.
Una serie di proteste, quelle degli utenti della struttura, che però non reggono su alcuna base. «Per sgomberare – spiega l’Ulss – bisogna essere in presenza di evidenti irregolarità, che non sono emerse nei sopralluoghi dei carabinieri. E comunque ieri il paziente è stato dimesso e dunque cessa anche il motivo della presenza dei camper».

Di P.G.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA