12 Aprile 2021 - 17.45

Baristi e ristoratori vicentini della Fipe domani a Roma per protesta. Oggi tensione nella capitale

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ROMA (ANSA) – Il centro storico di Roma è ‘blindato’ per la manifestazione non autorizzata lanciata dal movimento IoApro.
Un gruppo di manifestanti che avevano bloccato il traffico sul Muro Torto -riporta l’ANSA- è stato caricato dalle forze dell’ordine a piazzale Flaminio.

Altri manifestanti si stanno ora muovendo su via del Corso in direzione piazza del Popolo per ricongiungersi al primo gruppo.

Tensione a piazza San Silvestro con un lancio di petardi ed oggetti da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa. Una persona è rimasta ferita. I manifestanti chiedono di andare verso Montecitorio.

“Lamorgese a casa”. È questo il grido dei manifestanti a piazza San Silvestro dopo le tensioni che si sono registrate con la polizia e durante le quali sono stati lanciati petardi, fumogeni e bottiglie di vetro. Mostrando le manette, simbolo degli “arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno”, i manifestanti rivolti al ministro dell’Interno hanno detto: ‘Noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto”. Un manifestante è rimasto ferito nel lancio di oggetti contro le forze dell’ordine. Il manifestante, colpito da una bottiglia, ha riportato una lieve ferita alla testa.

Al grido “riaperture subito” alcuni militanti di Casapound hanno raggiunto piazza San Silvestro per la manifestazione non autorizzata di “IoApro”. “La paura di morire non ci sta facendo vivere” recita uno striscione esposto. “Siamo qui a sostegno delle categorie colpite perché lavorare è un diritto” dice un militante.

 Diverse pattuglie anche della Polizia Locale sono impegnate nei servizi di viabilità e nelle chiusure nell’area attorno a piazza di Montecitorio. I primi gruppi di manifestanti si stanno radunando a piazza San Silvestro e intonano cori “Libertà, libertà”. “Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie – dice un manifestante arrivato da Napoli – non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno”. Mentre un altro aggiunge: “Ci negano anche il diritto di manifestare. E’ stata un’impresa arrivare qui”.

“DATECI UNA DATA CERTA PER RIPARTIRE!”. IL PRESIDENTE BARATTO DOMANI A ROMA PER LA PROTESTA NAZIONALE DI FIPE
I rappresentanti dei settori bar e ristorazione scendono in piazza: “Siamo nelle condizioni di riaprire e di farlo in sicurezza nel rispetto, come sempre, dei protocolli. Ma facciamolo prima che sia troppo tardi”

“Noi siamo qui e vogliamo un futuro!”. Sarà questo lo slogan della manifestazione nazionale che Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, terrà a Roma domani, martedì 13 aprile, per dare coralmente volto e voce all’esasperazione di imprenditori in grandi difficoltà. La richiesta al Governo e alla Politica in generale, che saranno evidenziate negli interventi del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e di Fipe Lino Enrico Stoppani, è di un impegno preciso sulla ripartenza e di un piano per farlo in sicurezza. Alla manifestazione sarà presente anche Gianluca Baratto, presidente di Fipe-Confcommercio Vicenza, a nome dei 4.500 pubblici esercizi della provincia che attualmente non possono svolgere la loro attività a causa delle restrizioni legate al Covid-19: ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, pasticcerie (che operano solo con modalità da asporto e delivery), società di catering-banqueting, discoteche.
“Sarà un momento importante per dare un segnale forte e pubblico di preoccupazione e insoddisfazione sulle modalità con le quali il Governo sta gestendo l’impatto della crisi sanitaria ed economica sui nostri settori– afferma il presidente Baratto -. Andiamo a Roma per ribadire che le imprese meritano di sapere come e quando ripartiranno: non c’è, infatti alcun dubbio, che siamo nelle condizioni di riaprire e farlo in sicurezza nel rispetto, come sempre, dei protocolli. Ma dobbiamo farlo prima che sia troppo tardi per non trovarci con un settore falcidiato dalle chiusure, con tutto quello che ciò comporta sul fronte dell’impatto sociale per gli occupati e delle prospettive di rilancio del turismo”.
Una posizione che Fipe intende porre sul tavolo anche del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. “La nostra sarà una protesta ordinata, pacifica e allo stesso tempo determinata, com’è nel nostro stile e come dimostra il costante confronto di Fipe-Confcommercio con il CTS per trovare una soluzione a questo blocco che riteniamo non più giustificato – prosegue il presidente Gianluca Baratto -. Siamo pronti a discutere su tutto, dalle prenotazioni obbligatorie alla misurazione delle temperatura fino alla riapertura graduale in base alle modalità e tipologia di servizio offerto, ma vogliamo una data certa per far partire un percorso che ci porti quanto prima a tornare alla normalità”.

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