2 Settembre 2018 - 17.08

VENEZIA 2018 – Il giorno di “Suspiria”

Ieri a Venezia è stato il giorno di Suspiria di Luca Guadagnino, remake dell’omonimo film horror del 1977 diretto da Dario Argento, e quindi il giorno di Tilda Swinton e Dakota Johnson, tra gli altri. Suspiria è uno dei tre film di un regista italiano in concorso. Gli altri film in concorso proiettati ieri sono stati Frères ennemis del francese David Oelhoffen e What You Gonna Do When the World’s On Fire? di Roberto Minervini. Fuori concorso è stata presentata la serie tv L’amica geniale, tratta dai romanzi di Elena Ferrante e co-prodotta da HBO e TIM Vision. Ai photocall si è visto anche il fumettista Gipi, di cui ieri è stato presentato Il ragazzo più felice del mondonella sezione “Sconfini”. Suspiria racconta di una ballerina americana che si trasferisce in Germania per perfezionare le sue abilità in una prestigiosa accademia, dove però poco dopo il suo arrivo iniziano ad avvenire delle morti misteriose. Una delle attrici del cast, Jessica Harper, aveva recitato anche nel film originale di Dario Argento. Il film uscirà negli Stati Uniti il 2 novembre, distribuito da Amazon Studios, e la colonna sonora è stata realizzata da Thom Yorke dei Radiohead.

TUTTO SU “SUSPIRIA”

”In ‘Suspiria’ ho messo in scena donne potenti, non vittime, una cosa che c’è in tutto il mio cinema dove vi è sempre complicità e piacere nell’indagare l’universo femminile”. Così Luca Guadagnino al Lido ha raccontato le sue ‘streghe’ protagoniste di ‘Suspiria’. ”Suspiria – ha detto il regista – ha segnato il mio immaginario da sempre. Avevo sei anni quando è uscito il film e mi ricordo un po’ quell’atmosfera politica che si avverte chiaramente nel film di Argento, fatto come il rapimento di Moro e soprattutto la violenza che c’era nell’aria”. Differenze con il ‘Suspiria’ originale? ”Il cinema è il figlio di chi lo fa – risponde -. Quello di Dario brulicava di una tensione che era propria di quel periodo, noi abbiamo avuto la fortuna di farlo in modo più controllato che rispettasse maggiormente i nostri tempi”.
Proprio su questa linea la colonna sonora è curata da Thom Yorker, frontman dei Radiohead:”Sono sempre stato un megalomane – ha detto scherzando Guadagnino – così ho pensato a York perché volevo che il film parlasse alla mia generazione. L’ho chiamato al telefono e alla fine sono riuscito a convincerlo”. Il remake di ‘Suspiria’ è ambientato nella Germania degli anni ’70, esattamente in una Berlino che ricorda quella dei film di Fassbinder e con, sullo sfondo, le imprese della Baader- Meinhof. Ci troviamo in un’accademia di danza, la Tanz Akademie, dove una ballerina americana (Dakota Johnson) decide di iscriversi. Ma grazie alla scomparsa di alcune ragazze, la Johnson lentamente si renderà conto che la fondatrice dell’istituto è una strega, la Mater Suspiriorum (Swinton), che utilizza l’istituto come copertura per le sue pratiche occulte. Per Guadagnino tra i tanti registi di riferimento oltre Dario Argento (”un maestro”), Fassbinder e anche ovviamente il Pasolini di Salò: ”Un film che dovrebbero vedere tutti anche Matteo Salvini”. Ma aggiunge: ”Un regista deve comunque pensare con la sua testa e non con quella dei cineasti che ama”. La vittoria agli Oscar con ‘Chiamami col tuo nome’ gli ha reso sicuramente la vita più facile: ”Ti dà più possibilità di fare il tuo lavoro e ti fa anche capire quanto siano importanti rigore e disciplina”. Per quanto riguarda Dario Argento dice solo:”Sì ha visto il mio film e mi ha fatto un gran bella telefonata, mi ha detto tante belle cose che però che preferisco ve le dica lui quando ne avrà voglia”. Tilda Swinton, attrice icona di Guadagnino parla così del regista:”Siamo ormai come parenti. Quando lavoro con lui è come tornare a casa. Quello che ci lega molto è il fatto che lui spinge me, quando sono in crisi, e io faccio altrettanto con lui”. Per sostituire la storica e ossessiva colonna sonora dei Goblin del film originale, Thom Yorker ha avuto più di una difficoltà:”Intanto non avevo mai fatto una colonna sonora e poi – dice -, dopo aver sentito quella originale così ripetitiva ho pensato che dovevo farne una che fosse in linea. Ho risolto tutto – conclude il musicista – quando ho capito che dovevo comporre non tanto delle musiche, ma degli incantesimi e così ho fatto”.(ANSA).

Dakota Johnson

 Kate Blanchett

 

 Carolina Crescentini

   

Il regista Luca Guadagnino

Il direttore editoriale Luca Faietti con Carlo Verdone

Il direttore editoriale Luca Faietti con Enzo Miccio

 Paolo Ruffini

John C.Reilly

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